Le compagnie assicurative guardano con attenzione ai Pir, i Piani individuali di risparmio esenti (a certe condizioni) dalle imposte sui capital gain che, già nel nome, richiamano il risparmio previdenziale assicurativo.
«Pur in attesa di chiarimenti da parte della circolare dell’Agenzia delle Entrate, qualche operatore assicurativo si sta muovendo e le compagnie stanno orientando l’offerta in ambito Pir su polizze unit linked e di tipo multiramo», afferma Nicoletta Garola, senior institutional relationship manager di Farad International, broker lussemburghese di private insurance. Le unit linked (il cosiddetto ramo III) sono polizze Vita che hanno come sottostanti fondi o sicav. Mentre le polizze Vita multiramo prevedono una combinazione di polizze ramo III e polizze Vita di ramo I (gestioni separate). Sembra invece più complicato il debutto nei Pir di queste ultime da sole. «Per quanto riguarda il possibile utilizzo di gestioni separate che rispettano i liniti agli investimenti dei Pir, il mercato assicurativo sembra aver scartato, almeno per il momento, tale strumento», conferma Garola. E questo perché le gestioni separate hanno vincoli poco compatibili con quelli dei Pir (almeno il 70% deve essere investito in strumenti di aziende italiane o Ue con stabile organizzazione in Italia e di questo il 30% deve andare in strumenti emessi da società non appartenenti al Ftse Mib). «Come noto, le gestioni separate, oltre a rispondere a regole precise di investimento dettate dall’organo di controllo, presentano necessità di garanzia del capitale investito e quindi difficilmente possono essere alimentate da azioni e titoli di debito della tipologia prevista dalla normativa Pir per le percentuali minime previste», spiega Garola. La strada sembra invece spianata per le polizze unit linked (ramo III) perché questi strumenti, avendo in portafoglio fondi o sicav, presentano una flessibilità di investimento sicuramente maggiore. In ogni caso le gestioni separate potrebbero, come si accennava, comunque giocare il proprio ruolo nei Pir nell’ambito delle polizze multiramo. «Aperture da parte di qualche compagnia si registrano nell’arricchire la polizza assicurativa conforme ai Pir di una componente di gestione separata, nei limiti massimi previsti del 30% della quota libera, per diversificare e rafforzare il piano con una componente di garanzia di capitale. Farad International sta lavorando a fianco di alcuni compagnie assicurative per agevolare la costruzione delle prime polizze Pir», conclude Garola. (riproduzione riservata)
Fonte:
Home Tecnica assicurativa Assicurazione Vita e Previdenza Le compagnie puntano sulle miste per fare i Pir