di Alessandro Lazzari.
Si è tenuto il giorno 15 marzo 2017 presso il Palazzo delle Stelline a Milano, il convegno dal titolo “Innovazione: dalla forma ai contenuti” promosso da Insurance Connect.
Alla presenza di oltre 300 partecipanti tra Intermediari, Compagnie, Provider, Istituzioni e Associazioni si sono trattati argomenti di notevole attualità per il settore quali: insurtech, i.o.t., connected insurance, big data e l’atmosfera era davvero “particolare”; il mondo assicurativo è sempre stato molto lento nei cambiamenti, spesso legato agli usi e ai costumi del passato, ma oggi si ritrova catapultato, quasi all’improvviso, in una realtà che solo 15 anni fa si faceva fatica ad immaginare, con tutte le conseguenze del caso.
La prima, la più importante: “accettare la sfida al cambiamento” e questo vale per tutti, compagnie e intermediari, con il grosso rischio, per chi rimarrà indietro, di essere spazzato via dall’uragano dell’innovazione; in questa convention, sapientemente orchestrata, dalla padrona di casa Maria Rosaria Alaggio, si sono usati esempi evolutivi come: viaggi sollevati da terra, robotica capace di interagire con gli umani, nanotech, biotech, gruppi di acquisto di polizze, portali che intermediano prodotti assicurativi utilizzando il profilo social e garantendo al cliente un’esperienza distintiva con il proprio smartphone (Lemonade, Friendsurance), il broker digitale (Knip), insomma innovazione tecnologica e business assicurativo.
La seconda, altrettanto importante: “cambiare il modo di comunicare” con il cliente; la parola d’ordine è “semplificazione” nei contenuti delle polizze e nelle modalità di contatto con il cliente. Oggi viviamo il fenomeno smartphone e tablet e l’utilizzatore vuole risposte immediate, in tempo reale, 7 giorni su 7, e H24 per questo l’obiettivo è: creare valore superiore, avere un contatto rilevante con i propri Clienti, in poche parole vivere la necessaria “ibridazione” ed utilizzare un nuovo modello mentale.
E dalla parte del cliente, cosa ci si aspetta?
La risposta ci arriva dal Presidente di Altroconsumo Paolo Martinello il quale auspica una profonda innovazione del settore in generale, dei processi e del contenuto delle polizze migliorandone soprattutto la qualità e perché no, lanciando una provocazione sul tavolo, un intermediario consulente che riceva la remunerazione direttamente dal Cliente per la consulenza svolta.
Un altro spunto interessante arriva da ANIA tramite la voce di Gabriella Carmagnola che auspica, come modello innovativo, la riqualificazione dell’Intermediario incoraggiando ad opporsi all’immagine che l’opinione pubblica ha di questo professionista; cambiare partendo dal linguaggio dando voce prima e soprattutto a chi è stato tutelato dalla propria polizza, a chi ha avuto la possibilità di una vita “migliore” grazie ad una giusta copertura assicurativa.
Di sicuro non è il caso di rimanere alla finestra a “guardare” l’evolversi degli eventi e una domanda sorge spontanea: fino a che punto si spingerà questa evoluzione insurtech? Staremo a vedere …