In Germania è già un successo e in Italia potrebbe trovare molto presto il suo spazio. Parliamo dell’assicurazione peer to peer sbarcata nel nostro Paese da pochi mesi e che in epoca di sharing economy ha le caratteristiche per diventare la nuova frontiera del mondo delle polizze.

Ma cosa è esattamente? Si tratta di un prodotto capace di coniugare il modello peer to peer al mercato assicurativo, organizzando gli assicurati in un gruppo di acquisto con l’obiettivo di abbattere il premio.

In pratica la polizza peer to peer funziona ordinando gli assicurati in gruppi omologhi, magari per età, composizione familiare e reddito.

La formula è nata su internet permettendo ad amici e conoscenti di mettersi insieme spartendo i costi della copertura assicurativa e garantendosi buoni risparmi.

Sulla falsariga di questo modello è nata nel 2016 la start-up assicurativa italiana Darwinsurance che vuole introdurre nel nostro Paese l’assicurazione peer to peer, che ruota intorno al concetto di condivisione del rischio e della volontà di premiare il comportamento responsabile degli assicurati.

L’idea dei fondatori della società milanese Yuri Poletto, Tommaso Sala e Kumar Gaurav, è stata quella di rifarsi alle origini della storia delle polizze, quando piccole comunità di individui creavano un fondo di risorse comuni per garantire delle risorse a coloro che avessero subito perdite in conseguenza di incidenti o calamità naturali.

Riaggiornato lo schema in chiave contemporanea Darwinsurance è al momento attiva solo nel mercato delle polizze viaggi.

Accedendo al sito Darwinsurance.it è possibile unirsi a un gruppo online di assicurati e sottoscrivere una polizza di uno dei principali player assicurativi italiani, al normale prezzo di mercato.

Con una parte dei premi pagati dai membri del gruppo, Darwinsurance crea una sorta di salvadanaio. Se il gruppo di assicurati mantiene basso il livello dei sinistri, il denaro nel salvadanaio non verrà speso del tutto, e la somma rimasta sarà rimessa a disposizione degli assicurati sotto forma di un bonus (fino al 20% del premio pagato). La somma redistribuita potrà essere poi utilizzata da ogni assicurato per ridurre il premio al rinnovo della sua polizza o per acquistarne di nuove.

Secondo i fondatori della start up, attraverso questo modello di business l’assicurato potrà beneficiare di un ritorno economico in caso di comportamento virtuoso del gruppo, mentre i partner assicurativi di Darwinsurance possono contare su un canale distributivo che incentiva i clienti a mantenere comportamenti virtuosi, garantendo una diminuzione dei costi operativi ed economici dei sinistri.