Nel corso del 2016, sei imprese su dieci operanti nell’area Asia-Pacifico hanno dovuto fronteggiare almeno un caso di interruzione della propria supply-chain. È quanto rileva il report Supply Chain Resilience 2016, pubblicato dal britannico Business Continuity Institute’s (BCI) in collaborazione con Zurich Insurance.
Secondo i risultati dello studio, 1 azienda su 4 ha subito perdite di valore superiore a 1 milione di dollari. Nonostante questi numeri, circa la metà del campione di aziende intervistate (il 46%) continua ad affermare di non volersi tutelare da questo rischio.
Tra gli altri risultati che emergono dallo studio:
- La prima causa di interruzione della supply chain è stata individuata nel malfunzionamento, e non addirittura nel blocco del sistema IT
- Solamente il 30% dei casi di interruzione coinvolge un fornitore diretto
- Il 48% degli intervistati ha detto che il top management della propria azienda ha assunto impegni per la resilienza della supply chain
Le principali cause di interruzione della supply chain nell’area Asia –Pacifico rilevate dal report sono: interruzione del funzionamento del sistema IT, condizioni meteorologiche avverse, interruzioni della rete di trasporto, attacchi informatici e violazioni dei dati.
Hassan Karim, Underwriting Manager di Zurich Asia-Pacifico, ritiene che “una efficace gestione dei rischi della supply chain e una valutazione globale dei rischi rappresenti un grande vantaggio competitivo per le imprese. In un contesto di grande competitività, le imprese che sono state in grado di allargare i propri confini assicurativi fino a comprendere la copertura contro il rischio di interruzione della supply chain, hanno scoperto che i benefici ottenuti sono stati di gran lunga superiori agli investimenti effettuati per assicurarsi”.
Anche se rispetto ad altri mercati di tutto il mondo è evidente la maggiore attenzione dei top manager dell’Asia-Pacifico verso la resilienza della supply chain, oltre la metà degli intervistati ha risposto che ancora oggi le proprie aziende non sono sensibili a questo argomento.
I risultati del report mostrano come le aziende che non tutelano la business continuity si espongono al rischio di subire pesanti perdite economiche in caso di interruzione o malfunzionamento della supply chain, con conseguenze potenzialmente molto pesanti in termini di bilanci aziendali, prezzi delle azioni e reputazione.
Tra le conseguenze più avvertite dalle imprese di tutto il mondo per i casi di interruzione della supply chain, lo studio evidenzia: perdita di produttività (68%), aumento dei costi di lavoro (53%), reclami dei clienti (40%), deterioramento del servizio (40%), danni alla reputazione del brand/danni di immagine (38%) e la perdita di reddito (37%).