di Mauro Romano
L’allarme lo hanno lanciato i servizi di sicurezza nella loro relazione annuale al Parlamento, la debolezza attuale del sistema creditizio sta lasciando spazio a capitali stranieri che vogliono cogliere l’occasione per prendersi a poco prezzo imprese e banche e di conseguenza quote rilevanti del risparmio italiano. «La congiunturale fase di contrazione creditizia», scrivono gli 007, ha accentuato il complesso di criticità «ponendo le imprese nazionali dinanzi ad un’accresciuta sovraesposizione rispetto a manovre acquisitive estere dettate, più che da strategie di investimento, da finalità di depotenziamento competitivo, come pure agli inserimenti tossici di matrice criminale volti a condizionare la fisiologica concorrenza in ragione di prevalenti interessi al reinvestimento di capitali di provenienza illecita. Particolarmente sensibili in questa finestra temporale, per il ruolo connettivo di sostegno della crescita economica, la integrità e la solidità del sistema bancario, bersaglio, in qualche caso, di operazioni acquisitive da parte di campioni stranieri in grado di drenare all’estero quote significative del nostro risparmio».
In questo quadro i servizi d’informazione hanno intensificato il lavoro di monitoraggio a ��tutela degli assetti strategici nazionali» rientranti nell’ambito della legge sui golden power. L’attività di intelligence si è orientata, inoltre, «nei confronti di condotte estere potenzialmente lesive del corretto sviluppo della concorrenza internazionale e dell’allocazione efficiente delle risorse, nonché verso politiche economiche aggressive nell’attrazione di capitali stranieri». Ma si è mantenuta alta pure l’attenzione «per le strategie adottate da grandi fondi di investimento o da istituzioni finanziarie estere al fine di individuare comportamenti lesivi degli interessi nazionali ed eventuali minacce alla stabilità sistemica. A tal riguardo, l’attenzione informativa si è concentrata sia sulle eventuali ingerenze passibili di interferire nel corretto funzionamento del mercato creditizio nazionale che sulle violazioni da parte dei fondi di investimento delle norme a tutela dei risparmiatori». (riproduzione riservata)
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