“Le famiglie sono intimorite e non spendono. Pur essendoci risorse finanziarie a disposizione, i consumi non ripartono perchè si temono nuove tasse e si accumulano fondi per far fronte a non prevedibili nuovi giri di vite fiscali”.
Questo il commento del Centro studi di Unimpresa in merito ai dati preliminari dell’Istat sull’inflazione. Secondo uno studio di Unimpresa, “nel 2015 sono aumentate di oltre 70 miliardi di euro nel 2015 le riserve degli italiani”. Secondo Unimpresa, “la crisi e la paura di nuove tasse oltre a frenare i consumi delle famiglie, bloccano gli investimenti delle imprese e congelano la liquidita’ delle banche: da dicembre 2014 a dicembre 2015 – spiega l’associazione – l’ammontare dei depositi in Italia è passato da 1.510 miliardi a 1.581 miliardi in aumento di oltre 70 miliardi (+4%)”.
Secondo un rapporto realizzato dal Centro studi di Unimpresa, “il saldo dei conti correnti è cresciuto di 86 miliardi, da 808 miliardi a 877 miliardi (+8%), mentre si registra un calo di oltre 20 miliardi per i depositi con durata prestabilita. I salvadanai delle famiglie sono saliti di oltre 18 miliardi, quelli delle imprese di 26 miliardi, quelli degli istituti di credito di 17 miliardi”. LO studio, tra le altre cose, evidenzia che “le riserve di assicurazioni e fondi pensione hanno registrato un lieve aumento, salendo di 2 miliardi in 12 mesi (+14%), mentre quelle delle imprese familiari sono salite di 4 miliardi (+9%)”.