Ai fini del risarcimento del danno esistenziale non è sufficiente la mera prova della dequalificazione, dell’isolamento, dell’inoperosità forzata, dell’assegnazione a mansioni diverse o inferiori; tali elementi integrano un inadempimento del datore di lavoro, ma le conseguenze negative nella sfera del lavoratore, in relazione al suo equilibrio e alle sue abitudini di vita, devono essere provate.
Cassazione civile sez. lav., 23/11/2015 n. 28837