L’Ivass ha messo in pubblica consultazione lo schema di provvedimento n. 7/2016 del 30 marzo 2016 recante lo schema di Provvedimento di modifica del Regolamento
ISVAP n. 5 del 10 ottobre 2006, concernente la disciplina dell’attività di intermediazione
assicurativa, per introdurre novità significative nelle modalità di trasmissione all’Istituto
delle istanze e comunicazioni dovute ai fini della tenuta del Registro Unico degli
intermediari assicurativi e riassicurativi.
Con il Provvedimento in consultazione, l’IVASS apporta novità significative nelle modalità di trasmissione delle istanze e delle comunicazioni dovute ai fini della tenuta del Registro Unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi.
L’iniziativa rappresenta un altro passo nel percorso di semplificazione e
dematerializzazione avviato nel 2015, in linea con quanto previsto dall’art. 15, comma 2
del D.lgs. 7 marzo 2005 n. 821 e con gli obiettivi strategici dell’Istituto. Tra le principali
tappe di questo percorso si richiamano il Regolamento n. 8 del 3 marzo 2015 in materia di
semplificazione nei rapporti impresa/intermediario/cliente, il Regolamento n. 9 del 19
maggio 2015 sulla dematerializzazione dell’attestato di rischio e, da ultimo, il
Provvedimento IVASS n. 41, del 22 dicembre 2015, recante modifiche al Regolamento
34/2010 in materia di promozione e collocamento a distanza di contratti di assicurazione,
sulla trasmissione su supporto elettronico del certificato di assicurazione.
Il Provvedimento in consultazione ha la finalità di modernizzare la gestione dei rapporti tra
IVASS e intermediari assicurativi, in particolare per quanto concerne la movimentazione e
l’aggiornamento del RUI.
Oggi, le domande e le comunicazioni presentate all’IVASS sono compilate a mano dai
richiedenti utilizzando la modulistica standard allegata al Regolamento ISVAP n. 5/2006,
diversa per i vari tipi di istanze, o comunicazioni in carta semplice – e sono trasmesse
prevalentemente in formato cartaceo, per posta o mediante consegna a mano.
Sebbene i flussi siano molto ingenti, il processo di lavoro che ne deriva è a bassissimo
livello di automazione e risulta assai dispendioso sia per IVASS che per gli intermediari,
non solo a causa degli oneri postali, ma anche per i frequenti errori di compilazione e,
talvolta, per la difficile leggibilità dei documenti. Inoltre, poiché i dati entrano nella sfera di
IVASS su supporto cartaceo, è necessaria una massiccia attività di data entry per
alimentare il RUI.