Il direttore generale dell’ANIA, Dario Focarelli, è intervenuto in audizione al Senato sul tema dell’educazione finanziaria ed economica con l’analisi della situazione attuale in Italia e le proposte e i progetti dell’ANIA.
Focarelli ha sottolineato come in una società in radicale cambiamento i cittadini debbano sviluppare la capacità – in primo luogo culturale – di gestire “strategicamente” le proprie risorse, individuare impieghi finalizzati a rispondere a specifici bisogni presenti o futuri (di tutela, di trasferimento intergenerazionale, previdenziali, etc).
L’attuale basso livello di literacy sui temi economico/finanziari posseduto dalla popolazione rende non agevole per i singoli l’acquisizione di queste competenze e, parallelamente, rende necessaria l’elaborazione di politiche finalizzate ad incentivarne l’acquisizione.
Nel nostro paese, ricorda Focarelli, solo il 37% degli italiani dimostra la capacità di
comprendere e risolvere semplici operazioni di computo degli interessi, di valutazione
dell’impatto dell’inflazione sul potere di acquisto, o comprendere alcuni principi elementari come il fatto che sia opportuno diversificare i propri investimenti. Un livello
lontano sia dalla media dell’UE (52%) sia dai livelli di alfabetizzazione delle economie e dei paesi con cui spesso ci confrontiamo, come Germania (66%), Francia (52%) e Regno Unito (67%), ma anche inferiore a quanto riscontrato in Grecia (45%) Spagna (45%) o Polonia (42%).
“Siamo pertanto convinti che per affrontare il tema della educazione finanziaria occorra riflettere sul contesto educativo più generale, anche con l’obiettivo di migliorare la comprensione da parte della popolazione di semplici testi scritti e di concetti numerici e matematici di base”, continua.
“Chi è meglio in grado di capire la finanza e l’assicurazione investe con maggiore probabilità in azioni e fondi di investimento; partecipa più frequentemente a piani pensionistici privati. Ma ha anche maggiore probabilità di rimborsare i propri debiti in modo regolare e una minore esposizione a forme di indebitamento eccessivamente costose. Inoltre, si osserva una crescente attenzione alle conseguenze sociali e ambientali dell’impiego di denaro.
In questo quadro, l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale diventa rilevante
non solo per diffondere l’alfabetizzazione economica, necessaria alla comprensione di fe-
nomeni economico-finanziari sempre più complessi, ma anche con il duplice obiettivo di
aumentare la consapevolezza su come la società produce e finanzia i beni e i servizi di cui
ha bisogno e per perseguire una crescita sostenibile dell’economia, enfatizzando il legame
tra un uso responsabile del denaro e la sostenibilità ambientale e sociale dell’economia”.
In questa direzione l’ANIA si è attivata per conseguire risultati concreti in questo campo, sia verso gli adulti che verso le giovani generazioni.
Le attività in tema di education sono state sviluppate, a partire dal 2008, in collaborazione organica con i principali stakeholder sociali del settore assicurativo, le associazioni dei consumatori, per il tramite di una fondazione denominata “Forum ANIA-Consumatori” che ha tra i propri compiti statutari quello di accrescere la cultura finanziaria e assicurativa dei cittadini.
Sulla scorta di questi presupposti, il Forum ha sviluppato un programma di attività, intitolato Io&irischi, volto a promuovere l’educazione al rischio, alla prevenzione e alla
mutualità presso gli studenti e le famiglie italiane. Si tratta di un’iniziativa pluriennale di
educazione alla cittadinanza economica consapevole, realizzata dal Forum ANIA – Consumatori con l’obiettivo di collaborare con il mondo della scuola e far crescere nelle
giovani generazioni le capacità e le competenze indispensabili per affrontare le scelte
individuali e sociali che si presenteranno nel corso della loro vita.
Il programma sviluppa un’ampia offerta di strumenti divulgativi e informativi rivolti ai
giovani e al mondo della scuola per incentivare la formazione di una maggiore sensibilità e
consapevolezza culturale nei confronti dei temi della gestione del rischio, della prevenzione
e della mutualità con particolare attenzione, per gli studenti delle scuole superiori, alla
previdenza e alla pianificazione del proprio percorso di vita.
Io&irischi, prima ancora di essere definita come iniziativa di educazione finanziaria, si
colloca in un’area propedeutica che introduce la cittadinanza economica consapevole, così
intesa: “L’educazione alla cittadinanza economica attiene non solo a quelle nozioni
economico-finanziarie ma comprende anche tutto ciò che permetta una corretta gestione
della propria vita e del proprio futuro all’interno della società, ovvero a quanto riporta al
ruolo assunto dall’economia nell’agire sociale. In particolar modo, si fa riferimento:
all’educazione assicurativa, alla legalità, alla previdenza, al lavoro, al risparmio.”
Agli adulti, in un’ottica di lifelong learning, che si rivolge l’Osservatorio sulla
vulnerabilità delle famiglie, sviluppato dal Forum ANIA – Consumatori in partnership con l’Università degli studi di Milano. Si tratta di un tema complesso, che chiama in causa
l’utilizzo delle risorse economiche, la percezione di sicurezza, le esigenze di protezione,
l’idea di sviluppo e di tutela.
Assicuratori e consumatori hanno deciso di affrontarlo insieme a fronte della comune
presa d’atto di un contesto socioeconomico di crescente impoverimento e fragilizzazione
sociale.
Lo scopo di questo percorso condiviso è quello di fornire competenze e stimoli che
aiutino le famiglie a prevenire e affrontare eventuali shock esterni.
Frutto di questo impegno comune è il volume “La famiglia al tempo della crisi”
recentemente pubblicato e dedicato a un soggetto che, rispetto ai decenni precedenti, in
questo primo scorcio di secolo scopre, o meglio riscopre, la dimensione impalpabile
dell’incertezza nei confronti del futuro.
L’industria condivide le finalità del DDL S. 1196 in merito a interventi organici volti a sviluppare la pratica educativa della cittadinanza economica sia in età scolare sia in età adulta.
La trasversalità delle competenze interessate dalle attività del previsto Comitato di cui
all’art.1 renderebbero opportuno per l’ANIA prevedere una sua estensione ai rappresentanti dei principali settori economici, tra i quali una specifica rappresentanza del settore assicurativo, in funzione della rilevanza che i temi assicurativi e previdenziali hanno nella nostra società.
La definizione di un programma formativo di educazione alla cittadinanza economica rivolto ai giovani, che verrà sviluppato sotto la regia del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, appare un utile passo per consolidare l’ingresso delle tematiche economiche in maniera capillare all’interno dei vari percorsi formativi e curricolari.
Quanto al programma educativo ed alle competenze previste per il nucleo di ricerca che
ne assicurerà l’attuazione, appare importante inserire in maniera esplicita, accanto alle
competenze economiche, educative e finanziarie, anche quelle previdenziali e
assicurative: pianificare il proprio futuro, gestire e prevenire i rischi, a partire dai propri
comportamenti ed atteggiamenti, sono competenze importanti per cittadini all’inizio del proprio percorso di vita.
Riguardo all’educazione alla cittadinanza economica per gli adulti, prevista dall’art. 3, L’ANIA ritiene appropriato individuare come destinatari prioritari di programmi educativi alcune fasce di popolazione deboli ed escluse dal mercato del lavoro.
Focarelli ritiene invece eccessivamente riduttiva la finalità di tale programma, concentrata sulla riduzione degli elementi di vulnerabilità alle truffe ed ai comportamenti economicamente rischiosi. “Sarebbe invece opportuno allargare il programma anche a iniziative di formazione verso attività che aiutino gli appartenenti a tali fasce ad uscire dalla loro condizione di debolezza, come ad esempio la pianificazione e realizzazione di semplici business plan o del budget familiare, o programmi di aggiornamento professionale”.