Secondo quanto affermato dall’Insurance Board (IB), Everest Insurance, Rastriya Beema Company e The United Insurance Co. sono le compagnie assicurative nepalesi che hanno portato a termine il minor numero di risarcimenti per i danni causati nel paese dai terremoti. Al contrario, invece, Nepal Insurance Company, Shikhar Insurance e Neco Insurance sono quelle che hanno risarcito il maggior numero di danni.
Everest Re, nonostante abbia ricevuto il minor numero di richieste di risarcimento (dopo Rastriya Beema Company), ha saldato solo l’11,32% del totale, ossia 85 richieste di risarcimento su 163 (pagando 29.8 milioni di rupie indiane su 264.1 milioni).
La statale Rastriya Beema Company (RBC) è la compagnia che ha ricevuto il minor numero di richieste di risarcimento (180 milioni di rupie indiane) ma finora ha pagato solo il 21,96% del totale (115 richieste di risarcimento su 258), seguita da United Insurance con il 23,64% (354 su 742).
Al contrario, Nepal Insurance si colloca tra le compagnie che hanno effettuato il maggior numero di risarcimenti (87,23%, 574.8 milioni di rupie indiane), seguita da Shikhar (73,2%, 761.5 milioni di rupie indiane) e da Neco (71,5%, 456.7 milioni di rupie indiane).
Secondo l’Insurance Board, Nepal Insurance ha completato 1023 risarcimenti su 1722, Shikhar 989 su 1587 e Neco 1081 su 1478.
Himalayan General Insurance ha ricevuto il maggior numero di richieste di risarcimento (per un totale di 5.27 miliardi di rupie indiane) ma finora solo il 40,11% è stato pagato.
Il direttore di Insurance Board, Raju Raman Poudel, ha affermato che le compagnie assicurative riescono a risarcire le somme più modeste, mentre ritardano i pagamenti di quelle di entità maggiore. Ha dichiarato, inoltre, che sono rimaste insolute le richieste di risarcimento per danni che coinvolgono edifici con molti piani e centrali idroelettriche.
Finora, secondo l’Insurance Board, in media solo il 42,29% del totale è stato risarcito: le compagnie assicurative del ramo danni hanno restituito solo 7.73 miliardi dei 18.28 miliardi di rupie indiane richiesti, nonostante abbiano ricevuto 3.91 miliardi di rupie indiane dalle compagnie di riassicurazione.
“Ci saremmo aspettati una percentuale di risarcimento superiore all’80%, ma in realtà si è rivelato un processo estremamente lento,” ha affermato Poudel.
Considerato l’impatto del terremoto sulle vite dell’individuo medio, Insurance Board ha richiesto alle compagnie d’assicurazione di velocizzare il processo di risarcimento.
Tuttavia, la quantità di richieste di indennizzo presentate è molto bassa in confronto ai danni effettivi subiti: quelle pervenute al ramo danni infatti riguardano solo il 3,53% dei danni totali causati dai terremoti dal 25 aprile al 12 maggio 2015.
Questi dati sono confermati da un report pubblicato da Munich Re, compagnia di riassicurazione tedesca leader nel settore. Nello studio viene affermato, inoltre, che solo il 4,3% delle proprietà devastate dai terremoti erano assicurate.
Nel report, il terremoto del 25 aprile è stato identificato come il disastro naturale più distruttivo del 2015, poiché ha causato danni per un totale di 4.8 miliardi di dollari (518 miliardi di rupie indiane).
“Tuttavia, solo 210 milioni di dollari (22.68 miliardi di rupie indiane) di danni causati alle proprietà erano assicurati,” ha affermato.
Nel frattempo, i periti hanno concluso che 3870 richieste (22%) sul totale di 17564 non siano idonee per il risarcimento. Le compagnie del ramo danni hanno risarcito solo 7.73 miliardi dei 18.28 miliardi di rupie indiane richieste come indennizzo.
Fonte: The Kathmandu Post