È una disputa tra colossi tedeschi quella che contrappone Allianz a Volkswagen. Tutta colpa del “dieselgate”, lo scandalo dei software truccati per il controllo delle emissioni di circa 11 milioni di veicoli in tutto il mondo, che ha azzoppato il valore delle azioni della casa automobilistica.
Allianz ha infatti deciso di citare in giudizio Volkswagen e chiedere un risarcimento per il crollo in Borsa.
La notizia è destinata a fare un certo rumore, in considerazione degli stretti rapporti esistenti tra le due società tedesche.
La causa, che sarà portata avanti nelle prossime settimane dalla controllata Allianz Global Investors, rappresenta la prima azione da parte di una grande società tedesca contro il produttore di auto, che si deve ancora riprendere dallo scandalo più importante della sua storia e dovrà anche fare i conti con una class action promossa da circa 80mila cittadini europei, soprattutto austriaci.
Secondo quanto scrive il quotidiano Rheinische Post la class action è stata organizzata in Germania dallo studio “Baum, Reiter e Associati”. In mancanza di un diritto tedesco sulla class action, l’iniziativa è stata avviata tramite un’istituzione olandese per il risarcimento ai clienti Volkswagen coinvolti dal Dieselgate.