di Anna Messia
Ieri i lavori della commissione Industria del Senato sono andati avanti fino a tarda serata, dopo essere slittati a causa del voto di fiducia in Aula sul reato di omicidio stradale. Intanto iniziano a prendere forma gli orientamenti dei relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap) almeno su alcune delle novità previste dal disegno di legge sulla Concorrenza, in particolare in tema di potenziamento della trasparenza nella vendita di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e ai mutui (affrontati dall’articolo 40).
I due relatori hanno infatti annunciato una riformulazione degli emendamenti, che prevedono, per esempio, che il cliente che, in concomitanza con la stipula del finanziamento, sottoscrive una polizza proposta dalla banca avrà diritto di recedere entro 60 giorni. L’intervento avrebbe l’obiettivo di aumentare la libertà di movimento e di ripensamento dei clienti, che avranno diritto a mantenere in piedi il finanziamento anche dopo il recesso. Nel caso in cui la polizza fosse necessaria per ottenere il prestito gli stessi clienti dovranno però presentare in sostituzione un’altra polizza, reperita sul mercato, che abbia i contenuti minimi richiesti dalla banca stessa. Non solo; Tomaselli e Marino in commissione si sono detti pronti a tenere conto dell’emendamento del presidente della commissione Industria, Massimo Mucchetti, che prevede un aumento delle sanzioni, in capo all’Ivass, nel caso in cui la banca non presenti due preventivi assicurativi diversi. I relatori stanno poi valutando anche interventi in materia di conflitto di interesse delle banche e degli intermediari finanziari detentori di quote di partecipazione in imprese o società che svolgono attività di intermediazione immobiliare. Rispondendo sempre a osservazioni del presidente Mucchetti, hanno poi assicurato che «l’esigenza di garantire una maggiore chiarezza sui rischi che i risparmiatori e i consumatori assumono al momento dell’acquisto di titoli sarà oggetto di un’apposita proposta dei relatori». Resta invece ancora da definire il tema della riforma Rc Auto. Quando questo giornale è andato in stampa il nodo non era ancora stato affrontato. Sul tavolo mancavano ancora gli emendamenti dei relatori sui punti più dibattuti, in particolare gli articoli 3, 7 e 8 del disegno di legge, che riguardano il sistema degli sconti e le macrolesioni. Su tali interventi l’attenzione delle compagnie di assicurazione resta altissima e l’Ania ha più volte lanciato l’allarme sul fatto che riforme sbagliate avrebbero l’effetto opposto a quello sperato, ovvero farebbero aumentare le tariffe Rc Auto invece che farle calare. (riproduzione riservata)
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