“La svolta è davvero radicale. Cambierà il modo di fare vigilanza, ma dovranno cambiare anche l’organizzazione delle imprese e, almeno in parte, le loro strategie. Il nuovo regime stabilisce per le compagnie l’obbligo – dopo avere, in modo trasparente, identificato e misurato i rischi assunti – di mitigarli: le decisioni d’impresa devono essere a ciò orientate. Non ci si riesce senza una struttura organizzativa e processi decisionali disegnati in funzione di questi obiettivi. In base alla nostra esperienza sul campo, molte imprese, soprattutto di dimensioni medio-piccole, dovranno cambiare parecchio del loro modo d’essere e di procedere”.
E’ quanto ha detto Salvatore Rossi, presidente IVASS in occasione dell’ Audizione nell’ambito dell’esame del decreto legislativo per l’attuazione della Direttiva 2009/138/CE in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione.
“Uno degli aspetti più critici è il funzionamento degli organi amministrativi. Il Consiglio di amministrazione di una compagnia di assicurazione deve avere consapevolezza e controllo pieni della situazione di rischio dell’impresa; deve organizzarla in modo che le funzioni, i processi, i controlli, a ogni livello, mettano in grado tutti i consiglieri di assumere decisioni informate; il Consiglio è responsabile anche di questo di fronte all’Autorità di vigilanza. C’è molto da fare non solo per le imprese, ma anche per chi ha responsabilità di vigilanza”, ha detto Rossi, che ha poi segnalato alla Commissione i punti della riforma su cui più nettamente l’IVASS concorda e fornito alcune osservazioni e possibili miglioramenti che si possono leggere nel testo integrale in Allegato.