di Paola Valentini
La combinazione di tassi ai minimi e spread in calo consente ora a sempre più famiglie di ottenere un significativo beneficio tramite la surroga. MutuiOnline registrava già nel corso del 2014 un progressivo aumento delle surroghe sul totale dei mutui erogati, passato dal 7-8% a oltre il 40% negli ultimi mesi dell’anno. E i primi mesi del 2015 stanno segnando un ulteriore boom per i mutui di surroga, che arrivano al 60% delle erogazioni totali. Le elaborazioni effettuate dal noto portale di comparazione di mutui confermano infatti che l’eccezionalità dei tassi d’interesse ora disponibili rende interessante la surroga non solo per mutui accesi in anni recenti, ma anche per finanziamenti partiti oltre dieci anni fa, con risparmi complessivi particolarmente rilevanti per il bilancio di una famiglia media. Prendendo in esame, per semplicità, i soli mutui a tasso fisso accesi tra il 2002 e il 2013, il differenziale tra i tassi medi originari e i tassi fissi disponibili oggi è tale da permettere, grazie alla surroga, risparmi medi tra i 30 e i 40 mila euro su di un mutuo iniziale di 120 mila euro con durata dai venti ai trenta anni. La stessa considerazione è valida sia per i mutui risalenti ai primi anni del duemila, quando i tassi fissi superavano abbondantemente il 6%, sia per mutui più recenti a tassi più bassi ma con tanti anni di rimborsi davanti. In molti casi l’effetto è ancora più rilevante: su mutui trentennali accesi dal 2010 in poi una surroga potrebbe portare a risparmi fino a 80 mila euro. La surroga offre quindi la possibilità per molte famiglie di garantirsi un risparmio medio dai 2 ai 3 mila euro all’anno sul proprio mutuo, per di più con una rata mensile anche sensibilmente più bassa e la possibilità di accorciare la durata residua del mutuo rispetto a quella originaria. Sottolinea Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline : «Molte persone non hanno ancora idea di quanto possano essere rilevanti i risparmi ottenibili e continuano così a rimborsare il vecchio mutuo senza prendere in considerazione la surroga, magari convinti che sia passato ormai troppo tempo per ottenere un vantaggio sensibile». La potenzialità economica del fenomeno nel suo complesso supera quasi l’immaginazione. Basti pensare che il risparmio medio equivarrebbe a una riduzione dal 25% al 40% dell’Irpef su uno stipendio lordo annuo di 30 mila euro. «Si calcola», spiega ancora Anedda, «che attualmente vi sia almeno un milione di mutui a tasso fisso ancora in essere, accesi in anni più o meno lontani. Ovviamente non tutti potrebbero essere sostituiti, ma di certo è presente una quota non piccola che potrebbe godere dei risparmi calcolati. Ciò porta a stimare un possibile risparmio complessivo dai 3 ai 4 miliardi di euro ogni 100 mila mutui sostituti tramite le surroghe». (riproduzione riservata)