Nel 2015 l’Italia uscirà dal tunnel della recessione con una crescita del Pil dello 0,7%. E’ quanto sostiene Prometeia nel suo aggiornamento del Rapporti di previsione.
Secondo gli esperti di Prometeia nel primo trimestre 2015 il Pil registrerà un incremento congiunturale dello 0,2%. Per il nostro Paese, al netto delle modificazioni del cambio, a regime gli effetti positivi del Qe sul Pil saranno positivi dello 0,6%.
Gli investimenti “saranno la voce su cui si manifesteranno maggiormente gli impulsi espansivi sia per la riduzione dei tassi di interesse sia per la maggiore disponibilità di credito”. Il piano della Bce comporterà un acquisto di titoli pubblici italiani di circa 150 miliardi: “Stimiamo che poco meno della metà saranno venduti dalle banche, i cui impieghi alle imprese cresceranno nel 2015 di 20 miliardi di euro e di 13 quelli alle famiglie rispetto al 2014”. Questo contribuirà alla ripresa del Pil, insieme alla debolezza dell’euro, alla riduzione dell’inflazione e alla politica fiscale espansiva.
Il 2015 si prospetta come l’anno del ritorno alla crescita, anche se l’intensità sarà decisamente modesta e prenderà vigore dalla riduzione del prezzo del petrolio, il deprezzamento dell’euro.