Si avvicina l’appuntamento annuale con le informative periodiche che gli aderenti riceveranno dalle forme pensionistiche complementari. Entro il 31 marzo vanno inviate le comunicazioni annuali che quest’anno dovranno fornire sinteticamente anche informazioni delle novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità, nonchè il progetto esemplificativo personalizzato, quest’ultimo ugualmente aggiornato alla luce della nuova tassazione dei rendimenti al 20%. Va ricordato che l’informativa periodica non debba essere interpretata come un mero adempimento ma collocata in una prospettiva più ampia, che è quella dell’informativa e dell’educazione previdenziale, temi molto sentiti anche in ambito europeo. In Italia diventa poi sempre più indispensabile per il cittadino diversificare il proprio rischio pensionistico con la necessità conseguente di un’accorta pianificazione previdenziale. Le misure previste nella legge di Stabilità, con in primis la possibilità di fare confluire il tfr in busta paga, richiedono anche la necessità che il lavoratore abbia un adeguato bagaglio informativo per padroneggiare con consapevolezza le scelte che impatteranno in maniera forte sul proprio futuro pensionistico. Ma in cosa consiste il corredo informativo che riceveranno gli iscritti ai fondi pensione e ai piani individuali di previdenza (pip)?
L’estratto conto previdenziale si compone di una prima parte che riporta i dati relativi alla posizione individuale e di una seconda parte con le informazioni generali. In particolare nella prima parte del documento vengono indicati, per l’anno di riferimento, il valore della posizione individuale maturata, il risultato netto di gestione e i costi riguardanti la linea (o le linee) di investimento cui l’aderente partecipa. Nella seconda parte della comunicazione, dedicata alle informazioni generali, vanno riportate le variazioni che, nel periodo di riferimento, hanno interessato il comparto. A corredo e complemento della comunicazione annuale vi è anche il Progetto esemplificativo personalizzato, una proiezione che, sulla base di ipotesi, rappresenta l’importo del montante accumulato e della prestazione attesa, sulla base delle caratteristiche della linea del fondo pensione e dei dati anagrafici e professionali del lavoratore.
Come si sviluppa? Vengono elaborati una serie di variabili come i dati relativi all’iscritto (età, sesso, contribuzione, profilo di investimento scelto) e quelli relativi al fondo pensione (costi, basi tecniche per il calcolo della rendita). Le ipotesi di sviluppo sono definite dalla Covip che stima ad esempio la crescita della retribuzione dell’individuo all’1% al netto dell’inflazione, a sua volta indicata crescere del 2% all’anno. Va ancora osservato come la disciplina Covip preveda anche la possibilità che, su richiesta dell’aderente, la comunicazione venga inviata anche solo mediante posta elettronica o altra modalità telematica. Inoltre i fondi pensioni devono fornire altre informative in corso d’anno. Per esempio devono mettere a disposizione degli iscritti, in apposite sezioni dei siti web dedicate ai singoli aderenti, dati sui contributi versati in corso d’anno e sull’evoluzione della posizione individuale, al fine di consentire agli interessati il controllo della correttezza dei versamenti. In estrema sintesi la volontà dell’Autorità di Vigilanza è quella di consentire all’aderente di avere a disposizione strumenti il più possibile snelli, chiari e trasparenti per offrire agli interessati un quadro chiaro di riferimento. (riproduzione riservata)