Secondo l’annuale Global Catastrophe Review di Guy Carpenter, i danni assicurati nel 2014 hanno raggiunto il più basso livello dal 2009.

Il report afferma che i significativi danni assicurati del 2014 abbiano totalizzato circa 33 miliardi di dollari statunitensi, un notevole ribasso se confrontato con i record storici del 2011, che avevano raggiunto approssimativamente i 126 miliardi di dollari statunitensi.

“Anche se i danni assicurati del 2014 sono stati tra i più bassi mai registrati da anni, abbiamo comunque osservato i potenti impatti e le perdite significative causate dalle catastrofi sia naturali che causate dall’uomo,” ha affermato James Waller, dottore di ricerca e meteorologo di GC Analytics©.

“A livello mondiale tra i danni assicurati notevoli si devono ricordare le tempeste di neve di febbraio 2014 in Giappone, le tempeste di vento e grandine in Europa, le gravi alluvioni del Regno Unito e il clima freddo e tempestoso nella parte est del Nord America,” ha affermato Waller.

Europa/Medio Oriente/Africa

Il report ha rilevato che i danni assicurati in Europa, Africa e Medio Oriente rappresentano circa il 21% dei danni assicurati nel 2014 a livello globale.

Tra gli eventi che hanno avuto un maggior impatto, il report elenca la tempesta di neve e grandine Ela, che ha colpito le aree della Germania, Francia, Belgio e Austria generando raffiche di vento dannose e grandine che ha superato i sette centimetri (2.8 pollici).

I danni assicurati causati da questa grave tempesta hanno raggiunto i 2.8 miliardi di dollari statunitensi.

Una quantità insolita di tempeste di moderata gravità ha colpito l’Europa Occidentale durante i mesi invernali del 2014, causando inondazioni costiere e forti venti registrati in Irlanda e Spagna.

Il Regno Unito ha subito un’erosione costiera significativa e alluvioni estese e persistenti nell’entroterra. I mesi da dicembre a gennaio hanno subito i più alti livelli di precipitazioni da quanto sono iniziate le registrazioni nel 1910.

Solo nel Regno Unito i danni assicurati sono stati stimati a circa 1 miliardo e 8 milioni di dollari statunitensi, ha continuato il report.

Asia/Australasia

Secondo Carpenter, in Asia e Australia nel 2014 le catastrofi naturali e causate dall’uomo avrebbero   causato il 23% dei danni assicurati stimati a livello globale.

Nel Bacino del Pacific Northwest nessun nuovo ciclone tropicale si è sviluppato nel mese di agosto, non accadeva da almeno 60 anni.

Cinque cicloni tropicali, tuttavia, hanno colpito la Cina durante l’anno.

Il più forte dei cinque, il tifone Rammasun, sulla regione ha avuto l’impatto più forte rispetto a qualsiasi altra tempesta che si è verificata dal 1973. Ha causato piogge pesanti, alluvioni e venti in Cina, Vietnam e le Filippine.

Secondo i dati presenti nel report di Carpenter, i danni assicurati stimati causati da Rammasun avrebbero totalizzato i 250 milioni di dollari statunitensi ma l’impatto economico stimato è di 4.6 miliardi di dollari statunitensi.

L’evento più costoso che ha colpito la regione asiatica, tuttavia, è stato il risultato di due tempeste di neve significative che hanno colpito il Giappone all’inizio dell’anno.

Le tempeste di neve hanno causato 3.1 miliardi di dollari statunitensi di danni assicurati, interrotto le operazioni di molte imprese e causato centinaia di migliaia di interruzioni di corrente, oltre a vari decessi e feriti.

Malaysian Airlines

Oltre alle catastrofi naturali, nel 2014 è avvenuta anche la scomparsa del volo 370 della Malaysian Airlines a marzo, a luglio la perdita del volo 17 della compagnia malaysiana, abbattuto in Ucraina, e a fine dicembre lo schianto dell’ AirAsia nelle acque vicino all’Indonesia.

Americhe

Nelle Americhe si sono verificati il 57% dei danni totali del 2014, confrontati con il 48% del 2013.

Il clima invernale artico, gli uragani, i terremoti e i focolai convettivi hanno contribuito a far salire questa cifra.

Negli Stati Uniti e in Canada il clima gelido ha causato 2.3 miliardi di dollari statunitensi di danni assicurati, ha continuato il report.

Quello di quest’anno è considerato uno degli inverni più freddi degli ultimi 30 anni in molti stati degli Stati Uniti.

In aggiunta, considerevoli focolai convettivi hanno generato i tornado EF-3 ed EF-4  nel sud degli Stati Uniti e focolai successivi hanno causato gravi grandinate nel Midwest.

Nonostante questi esempi di intemperie, le grandinate nel 2014 sono state al di sotto della media del periodo 2005-2013.

Anche i terremoti hanno avuto un ruolo importante nella conta annuale dei danni assicurati: si sono verificate scosse di  magnitudo 7.3 e 6.0 rispettivamente lungo il confine Nicaragua-Ela Salvador e nella Napa Valley della California.

Il Bacino del Nord Atlantico ha subito sei uragani nel 2014, uno dei quali ha colpito il Nord America.

Nel Pacifico est il 2014 è stato l’anno più attivo (dal 1992) in termini di uragani: in totale 16, tra cui nove maggiori uragani, hanno colpito la regione. L’uragano della stagione che ha avuto un maggior impatto è stato Odile: ha colpito la Baja Penisula del Messico e ha causato un miliardo e sei milioni di dollari statunitensi di danni assicurati.

La tempesta tropicale Iselle ha colpito le Hawaii, la prima volta in più di 50 anni.

Nel frattempo gli uragani Fay e Gonzalo hanno colpito le Bermuda in rapida successione, abbattendo alberi e le linee elettriche nell’isola.

“Sebbene l’occhio dell’uragano Gonzalo sia passato direttamente sopra le Bermuda, la gravità dei danni è stata compensata, in parte per merito dei locali codici edilizi per la resilienza degli edifici,” ha affermato Waller.

“Nonostante il 2014 sia stato un anno relativamente calmo per quanto riguarda le catastrofi naturali, eventi meteorologici come Odile e Gonzalo ricordano ancora l’importanza di una formazione continua e dell’implementazione di strategie innovative di risk management per mitigare i danni causati da tali eventi.”