di Anna Messia
Lo scorso luglio gli americani del fondo Jc Flowers avevano investito circa 45 milioni per rilevare il 79% di Eurovita. A meno di un anno di distanza sono già riusciti ad avere indietro poco meno di 12 milioni grazie al buon dividendo che la compagnia guidata da Andrea Battista è riuscita a staccare per i risultati raggiunti nel 2014. Il bilancio è stato approvato ieri con premi pari a 589 milioni, che rappresentato un aumento dell’84% rispetto al 2013, mentre l’utile netto si è attestato a 34 milioni, che rappresentano un incremento del 125% rispetto ai 15 milioni dell’esercizio precedente. «Il 2014 è stato un anno di svolta e di rottura per la società, ma come dimostrano i numeri di bilancio è stato già caratterizzato da buoni risultati», ha commentato Battista. Numeri migliori rispetto al piano industriale che hanno permesso alla società di staccare un dividendo complessivo di 15 milioni, con un pay out inferiore al 50% in linea con le indicazioni inviate nei mesi scorsi al mercato dall’Ivass, che chiedeva prudenza sulle cedole.
Del resto l’indice di solvibilità di Eurovita si attesta al 155% al netto del dividendo proposto all’assemblea, in linea con il valore del 2013. «I primi mesi dell’anno sono partiti in continuità con il 2014», hanno dichiarato dalla compagnia, con una «forte accelerazione della raccolta, la diminuzione dei flussi di uscita e un marcato incremento degli asset per effetto dell’andamento dei mercati finanziari». (riproduzione riservata)