L’apposizione del visto di conformità è un aspetto rilevante della professione del Commercialista, denso di implicazioni e da rendere operativo con una seria di accurati passaggi sui quali abbiamo intervistato il dottor Luigi Abritta, Capo Settore servizi e consulenza – Direzione Regionale Agenzia delle Entrate del Lazio.
Domanda. Dr. Abritta, come fa il professionista a comunicare all’Agenzia delle entrate l’intenzione di apporre il visto di conformità?
Risposta. I professionisti abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni devono presentare, alla Direzione regionale territorialmente competente, una preventiva comunicazione, reperibile nel sito internet dell’Agenzia delle entrate, alla quale deve essere allegata la seguente documentazione: copia integrale della polizza assicurativa di cui all’art. 22 del decreto n. 164/1999; dichiarazione relativa all’insussistenza di provvedimenti di sospensione dell’ordine di appartenenza; dichiarazione relativa alla sussistenza dei requisiti previsti dall’art. 8, comma 1, del decreto n. 164/1999.
D. A proposito della polizza assicurativa da allegare alla comunicazione preventiva di richiesta del visto, cosa è cambiato a decorrere dal 2015?
R. Da quest’anno, anche per effetto dell’avvio della dichiarazione precompilata, sono intervenute importanti novità per quanto concerne la polizza assicurativa, la quale deve garantire i rischi derivanti dalla prestazione dell’assistenza fiscale mediante apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni. Nella polizza dovrà necessariamente essere evidenziato se nell’esercizio di tale attività viene ricompresa o meno l’apposizione del visto sui modelli 730. La polizza dovrà inoltre contenere la previsione esplicita della copertura del nuovo rischio relativo all’assistenza del modello 730, ovvero l’estensione della garanzia al pagamento di una somma pari alle imposte, interessi e sanzioni che sarebbero stati richiesti al contribuente a seguito del controllo ex art. 36-ter del DPR n. 600 del 1973, ove l’errore non sia imputabile a dolo o colpa grave del contribuente.
D. È cambiato anche il massimale della polizza?
R. Si, da quest’anno la polizza dovrà essere stipulata con un massimale non inferiore a 3 milioni di euro (prima invece il massimale era di 2 miliardi lire). Il nuovo massimale è stato introdotto con l’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175. Inoltre, nel caso di assistenza al modello 730, dovrà prevedere la totale copertura degli eventuali danni subiti dal contribuente, dallo Stato o altro ente impositore (nel caso di dichiarazione modello 730), non includendo franchigie o scoperti, e prevedere il risarcimento nei cinque anni successivi alla scadenza del contratto.
D. Ma il professionista che aveva già l’abilitazione al visto cosa dovrà fare?
R. Dovrà necessariamente adeguare le condizioni di polizza prima dell’apposizione del visto, anche nell’ipotesi in cui la polizza stessa non sia ancora scaduta alla data del 13 dicembre 2014 – data di entrata in vigore del D. Lgs. n. 175/2014 sulle semplificazioni. Copia del rinnovo della polizza assicurativa, così adeguata, dovrà essere trasmessa alla Direzione regionale competente unitamente all’attestazione della permanenza dei requisiti comunicati in precedenza. L’adeguamento del massimale della polizza dovrà essere effettuato prima dell’apposizione del visto, anche nell’ipotesi in cui la stessa non sia ancora scaduta alla data di entrata in vigore del decreto semplificazioni.
D. Cosa succede se il professionista non adempie a tali obblighi?
R. Qualora il professionista ometta di trasmettere la documentazione la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate attiva il procedimento di vigilanza previsto dall’art. 25 del D.M. n. 164/1999 con i possibili effetti sanzionatori. In assenza di regolarizzazione, il professionista non è legittimato ad apporre il visto.
Ricordiamo che la Direzione Regionale del Lazio ha intrapreso, grazie anche alla disponibilità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, un rapporto di collaborazione finalizzato a sensibilizzare e informare i professionisti sulle novità intervenute e sul corretto adempimento degli obblighi, evitando in tal modo i conseguenti effetti sanzionatori.