L’esercizio 20143 si chiude in significativa crescita per il Gruppo Cattolica.
L’utile netto consolidato, pari a 107 milioni, risulta in progresso del 66,9% rispetto ai 64 milioni dello stesso periodo del 2013. Anche l’utile netto di gruppo, pari a 91 milioni, segna un incremento del 104,9% rispetto ai 44 milioni di dicembre 2013.
Questo consente di proporre all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,35 euro per azione. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita5 ha raggiunto i 5.677 milioni di euro, in aumento del 29,5% rispetto ai 4.384 milioni del 2013.
La raccolta premi danni, includendo i premi di Fata Assicurazioni dalla data di acquisizione pari a 158 milioni di euro, passa da 1.715 milioni al 31 dicembre 2013 a 1.853 milioni al 31 dicembre 2014 (+8,0%). Escludendo i premi di Fata Assicurazioni la raccolta passa da 1.715 milioni al 31 dicembre 2013 a 1.695 milioni a fine dicembre 2014 (-1,2%). Il trend rilevato a fine 2014 rispetto all’esercizio precedente, migliora rispetto a quello dei primi nove mesi del 2014, riducendo il decremento da -2,7% a -1,2%, pur risentendo ancora della crescente competitività tra operatori e della debolezza della domanda connessa alla situazione economica complessiva.
Nel comparto auto, includendo i premi di Fata Assicurazioni, si registra una raccolta pari a 1.033 milioni (+3,4% rispetto al 31 dicembre 2013), mentre escludendo i premi di Fata Assicurazioni, la raccolta si assesta a 938 milioni, in calo del 6,1% rispetto al 31 dicembre 2013, a fronte di un dato di mercato, che ha visto nei soli primi nove mesi del 2014 un calo della raccolta auto del 6,2% .
Il Gruppo contrasta il calo del premio medio generalizzato sul mercato conquistando nuovi clienti (a fine dicembre le nuove polizze incrementano di oltre 119 mila pezzi; +5,5%), pur mantenendo la consueta prudenza in termini di selezione dei rischi. I rami non auto, con una raccolta premi che include anche Fata Assicurazioni, pari a 820 milioni, risultano in aumento rispetto a dicembre 2013 (716 milioni, +14,6%). Escludendo i premi di Fata Assicurazioni la raccolta dei rami non auto si assesta a 757 milioni, in aumento del 5,7% rispetto al 2013. Tale aumento è conseguente, più che ad un determinato trend di mercato, a specifiche scelte assuntive che privilegiano la raccolta relativa a polizze per clientela retail; risultano invece in contrazione le polizze destinate al comparto corporate.
Il combined ratio passa da 93,5% al 31 dicembre 2013 a 91,5% a fine 2014.
Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 3.769 milioni di euro, in forte aumento rispetto a fine 2013 (+41,9%): crescono i rami tradizionali (Ramo I +45,9% e Ramo V +10,4%) e il ramo III (+83%). L’andamento in costante crescita determina un flusso, al netto delle somme liquidate, positivo con conseguente incremento delle riserve tecniche complessive. Gestione finanziaria e situazione patrimoniale Il risultato degli investimenti è pari a 505 milioni di euro (rispetto a 501 milioni al 31 dicembre 2013). Gli investimenti al 31 dicembre 2014 ammontano a 19.958 milioni di euro. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3.583 milioni di euro (3.072 milioni al 31 dicembre 2013)12. La sensibile crescita della raccolta ha spinto le riserve dei rami vita, che comprendono le passività finanziarie, a 15.218 milioni di euro (13.165 milioni al 31 dicembre 2013).
I dati al 31 dicembre 2014 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 2.188 milioni di euro (1.561 milioni di euro al 31 dicembre 2013).
Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,96 volte il minimo regolamentare (1,66 volte al 31 dicembre 2013 e 1,46 volte al 30 settembre 2014).
Tale valore tiene conto sia dell’acquisizione di Fata Assicurazioni avvenuta nel mese di giugno che dell’operazione di aumento di capitale sociale conclusasi in data 4 dicembre 2014. Tenendo conto della proposta di dividendo, il margine di solvibilità è pari a 1,90 volte il minimo regolamentare. Rete Distributiva La rete agenziale a fine dicembre 2014 contava 1.588 agenzie (di cui 169 agenzie di Fata Assicurazioni) e gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo al 31 dicembre 2014 erano 5.985.
I premi lordi contabilizzati del lavoro diretto e indiretto della Capogruppo hanno raggiunto 2.367 milioni di euro (2.171 milioni al 31 dicembre 2013; +9,1%), di cui 1.414 milioni di euro del lavoro diretto dei rami danni (1.457 milioni al 31 dicembre 2013; -2,9%) e 877 milioni di euro nel vita (686 milioni al 31 dicembre 2013; +27,9%). L’utile netto in base ai principi contabili nazionali ammonta a 109 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,35 euro per azione. Il dividendo proposto sarà pagabile a partire dal 20 maggio 2015, con data di stacco della cedola il giorno 18 dello stesso mese (cedola numero 25) e record date il 19 maggio 2015, in conformità al calendario di Borsa Italiana.
In un quadro economico che inizia ad evidenziare alcuni segnali di ripresa, seppur in un contesto di forte competitività sul mercato assicurativo e di tassi di rendimento finanziari molto bassi, il Gruppo prosegue la sua azione finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di crescita già condivisi con il mercato nel Piano d’Impresa 2014 – 2017.
Il Presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, ha dichiarato: “I dati del bilancio 2014, dimostrano la vitalità dell’impianto imprenditoriale che ha consentito al Gruppo Cattolica di fare lo scorso settembre scelte di rilievo strategico come l’acquisizione di Fata, il Piano d’Impresa 2014-2017 e l’aumento di capitale di 500 milioni. Queste scelte, che sono state accolte positivamente dal mercato finanziario, hanno consentivo di aprire già nel 2014 una nuova fase di sviluppo del Gruppo e di fissare al 2017 target di crescita che lo renderanno più forte e competitivo nel comparto assicurativo, anche grazie ad una maggiore solidità patrimoniale che si riflette in un importante aumento del margine di solvibilità. A questi obiettivi si lega un ulteriore rafforzamento del modello d’Impresa che ha consentito a Cattolica di reggere all’impatto della crisi e che la mette in condizione di cogliere in pieno le opportunità che potranno essere offerte dalla ripresa economica con investimenti di spessore sull’innovazione, asse portante del Piano, e l’innesto di nuove energie manageriali rese possibili dal nuovo modello organizzativo. Abbiamo molti motivi per dire ai nostri soci e ai nostri azionisti che possono guardare con fiducia al futuro di Cattolica”.