Prende forma il regolamento per gli investimenti delle casse di previdenza. E nella bozza del testo trova conferma la presenza di strade, ferrovie, porti, aeroporti, sanità, telecomunicazioni, energia e fonti energetiche, nell’elenco dei settori economici che potranno garantire agli enti privati la possibilità di usufruire del credito di imposta previsto dalla legge Stabilità 2015, per un tetto di spesa di 80 milioni. Notizia accolta con favore dal presidente dell’Adepp, Andrea Camporese che si dichiara «soddisfatto del ventaglio dei settori di investimento che permette di calibrare le scelte delle Casse non solo in relazione ai settori ma anche in funzione a ciò che gli stessi detengono già in portafoglio anche se il bonus andrebbe esteso su più anni». Si concretizza, quindi, lo sconto fiscale che per gli enti di previdenza sarà pari alla differenza tra l’ammontare delle ritenute applicate nella misura del 26%, sui redditi di natura finanziaria, e l’ammontare di tali ritenute e imposte sostitutive computate nella misura del 20%, a condizione che un importo corrispondente tali redditi sia investito nelle attività di carattere finanziario individuate. Per i fondi pensione, invece, il bonus sarà pari al 9% del risultato netto di gestione (da una ritenuta del 20%). Compito degli enti, inoltre, quello di formulare all’Agenzia le entrate delle istanze specificando gli investimenti effettuati entro sei mesi dal termine del periodo d’imposta di riferimento e quello massimo agevolabile. L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione, infine, non dovrà eccedere l’importo concesso dalle Entrate. In caso contrario, infatti, l’operazione di versamento verrà rifiutata.