La poltrona è vuota da mesi e non è nello stile del premier rottamatore lasciare inoccupati spazi di potere. Il potere si esercita anche e soprattutto nominando persone di fiducia nei posti chiave scelte solo dalla meritocrazia tanto invocata alla Leopolda. Così anche la Covip finisce a una fedelissima di Renzi.
La presidenza della authority che vigila sui fondi pensione e la previdenza integrativa andrà a Carlotta De Franceschi, una giovane bocconiana al lavoro da circa un anno a palazzo Chigi nello staff di consulenti di Matteo Renzi. Un passato recente in Goldman Sachs, Carlotta De Franceschi non è quella che può essere propriamente etichettata come un’esperta di previdenza. Certo, sa di finanza, soprattutto corporate, ed è una persona che ha dimostrato di saper ascoltare le opinioni altrui quando si discuteva di riforma del tfr e di fondi pensione a Palazzo Chigi, ma la nomina è nello stile renziano. Premia più il sesso e l’età che non la competenza specifica.
La nomina alla presidenza della Covip doveva essere fatta nello stesso Consiglio dei ministri che designò, lo scorso dicembre, Tito Boeri alla presidenza dell’Inps. Ma alcuni rifiuti eccellenti di sesso maschile costrinsero il premier e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a rinviare la scelta. Ora il dado è tratto: alla Covip arriva Carlotta.