Il convegno organizzato a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, Ivass, Antitrust, Ania ed Eiopa. Uea ha chiarito la genesi e il senso della sua campagna contro la disintermediazione del servizio assicurativo: per la tutela dei diritti dei consumatori, in difesa della legalità e di una corretta concorrenza e per la valorizzazione del ruolo sociale degli intermediari professionali
Nella sua relazione introduttiva, Francesco Barbieri, direttore di Attualità Uea, ha ripercorso le tappe principali della campagna Uea contro la disintermediazione del servizio assicurativo (in allegato l’indice dei documenti, tutti disponibili sul sito www.uea.it) che hanno condotto l’Unione Europea Assicuratori a formulare precise richieste di intervento alle Authority e alle Istituzioni che governano l’intermediazione
assicurativa. Le aree di maggiore criticità individuate sono cinque: i locali dove si svolge l’attività di comparazione e regolamentazione della piattaforma per la vendita tramite internet; la compliance; la pubblicità ingannevole; le cattive pratiche commerciali; la privacy e il trattamento dei dati personali dei consumatori. Rispetto a queste fattispecie, Uea ha consegnato agli esponenti delle Authority e delle Istituzioni presenti in sala un documento (allegato) dove precisa le norme oggetto di possibile violazione da parte dei comparatori. “Il consiglio direttivo Uea – ha concluso Barbieri – attende fiducioso risposte
quanto più possibili chiare e puntuali alle istanze finora rilevate, ma qualora dovesse constatare il mancato attuarsi di tali verifiche ufficiali, si vedrà costretto, suo malgrado, ad adire in via giurisdizionale le Authority stesse”.
A seguire, il prof. Pierpaolo Marano – docente di Diritto delle assicurazioni alla Cattolica di Milano e consigliere Eiopa – ha proposto una breve sintesi delle “buone pratiche” emanate in materia di comparazione dall’Authority europea precisando ad esempio che “un sito di comparazione dovrebbe indicare tutte le informazioni relative alla sua attività; alla sua fonte di guadagno; alla proprietà; all’autorità di controllo a cui è sottoposta; alla politica che adotta in merito al trattamento dei dati personali; ai criteri
scelti per la comparazione; ai rapporti commerciali eventualmente in essere con le compagnie. Inoltre, specificamente per l’ambito assicurativo, i comparatori dovrebbero dare la possibilità di raffrontare le polizze non solo in base al prezzo, ma ad esempio permettere di indicizzare il confronto secondo le coperture, le garanzie e le esclusioni previste dai contratti, infine dovrebbero indicare espressamente a che data sono aggiornati i premi comparati”.
La seconda sessione del convegno ha preso avvio con l’intervento di Lanfranco Lunghi, funzionario del servizio Tutela del consumatore di Ivass, che ha accennato all’indagine avviata nel dicembre dello scorso anno dall’Autorità di Vigilanza rilevando come le opacità riscontrate afferiscano proprio agli ambiti evidenziati da Eiopa. “Le analisi sono tuttora in corso – ha sottolineato Lunghi – ma al momento posso dire che stiamo concentrando l’attenzione in particolare su tre macro-aree: la trasparenza delle informazioni rese dai comparatori agli utenti, circa il loro ruolo, la proprietà, il numero delle imprese comparate; le modalità di comparazione e il fatto che quest’ultima sia limitata al solo elemento del prezzo; i messaggi pubblicitari e la fondatezza e verificabilità delle percentuali di risparmio promesse”.
Giuseppe Galasso, direttore area credito dell’Agcm, ha richiamato l’importanza di garantire all’interno del settore assicurativo tanto la tutela della concorrenza quanto quella del consumatore, entrambe oggetto dell’attività dell’Agcm e ha espressamente invitato Uea a sottoporre casi concreti di possibili violazioni. “Dopo il superamento delle sovrapposizioni verificatesi in passato con l’allora Isvap e con l’emanazione tra pochi mesi della Consumer Rights Directive – ha ricordato Galasso – l’azione dell’Antitrust potrà dispiegarsi con maggior efficacia soprattutto per quel che concerne l’ambito delle cattive pratiche commerciali, mentre per rendere più chiara e trasparente la comparazione abbiamo suggerito mesi fa l’adozione del contratto base per la Rc auto”.
Sempre sul fronte della difesa dei diritti dei consumatori e dell’efficientamento del sistema assicurativo si sta muovendo già da tempo il Ministero dello Sviluppo Economico che, come ha ricordato Massimo Greco – dirigente della Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del Mise – ha tutto l’interesse a promuovere una corretta evoluzione del mercato e a diffondere cultura assicurativa tra i cittadini. “Per il Governo la digitalizzazione e l’informatizzazione sono
assi portanti, strategici, per la modernizzazione del Paese, ma è fondamentale che al centro rimangano le persone, in questo caso gli assicurati, e i loro diritti. Lo strumento del TuoPreventivatore aggrega le offerte delle compagnie in modo molto diverso dai comparatori e fornisce preventivi vincolanti per le imprese sulla base di parametri e informazioni molto precise e articolate”.
Infine, Vittorio Verdone, direttore centrale auto, distribuzione e consumatori dell’Ania, ha fornito alcuni dati di scenario sul fenomeno dei comparatori sottolineando come rispetto a paesi dove questi soggetti arrivano a gestire il 15-30% dei volumi dei premi Rc auto (Spagna e Francia) – per non parlare del 70% registrato in Gran Bretagna – in Italia parliamo di percentuali inferiori al 5% che non arrivano a un milione di contratti. “Per le compagnie – ha comunque precisato Verdone – l’evoluzione della distribuzione
assicurativa non può che essere multicanale, e proprio per questo auspichiamo regole chiare e l’eliminazione di eventuali zone d’ombra, senza atteggiamenti di chiusura rispetto ai trend di sviluppo che interessano il settore a livello globale”.
A conclusione di questa giornata di studi, le parole del Presidente Uea, Filippo Gariglio, hanno riportato l’attenzione sull’imprescindibile valore sociale dell’intermediazione professionale e sul fondamento etico dell’istituto assicurativo. “L’assicurazione nasce da tre concetti: mutualità, sussidiarietà e solidarietà ed è in questo senso che il servizio assicurativo non può essere considerato un contratto finanziario, bensì un patto etico tra assicuratore e assicurato. La campagna Uea non è una crociata corporativa, ma una battaglia in difesa della legalità, il solo habitat in cui le assicurazioni possono svolgere la loro azione, imprenditorialmente ed utilmente, per se stesse e per la società in cui operano”.
La giornata di studi, come ormai tradizione consolidata di Uea, è stata dedicata alla memoria di un grande protagonista dell’intermediazione professionale, e socio storico dell’Unione Europea Assicuratori, Rolando Martorelli. Alla presenza dei figli, Roberto, Gloria e Alessandro, tutti intermediari assicurativi – a cui sono state consegnate in un clima di grande commozione le targhe commemorative Uea – Vittorio Giovetti, presidente del Gruppo Agenti Fondiaria, ha tratteggiato i contorni di una figura di particolare spessore culturale e professionale. “Per il suo impegno all’interno delle rappresentanze aziendali, sindacali e associative, per gli importanti scritti che ha lasciato, per la sua attività di consulente di molteplici realtà giuridiche, fiscali e assicurative, ma soprattutto per la sua disponibilità e le sue straordinarie qualità morali ed umane,Rolando Martorelli è stato per tutti noi un modello e un punto di riferimento”.