Clausole & clausole
Le garanzie che “l’uomo della strada” ha acquistato con il contratto di assicurazione sono sempre trasparenti? e soprattutto, sono veramente performanti? La presente rubrica, si propone di verificare, insieme al lettore, la “consistenza” di alcune clausole di mercato. L’argomento di questo mese è riferito agli infortuni. In ambito di sport agonistici, in caso di sinistro, può fare la differenza aver partecipato a competizioni sotto l’egida di enti di organizzazione di attività sportive? Sembrerebbe di sì, vediamo perché
Autore: la Redazione Rami Danni
ASSINEWS 251: marzo 2014
Faremo insieme questo esercizio percorrendo due strade.
La prima prevede di applicare alcune clausole riguardanti la medesima garanzia ad un sinistro (reale o simulato appositamente) “secondo lettura” (come se leggesse e interpretasse “l’uomo della strada”).
La finalità è quella di approcciare l’argomento dal punto di vista dell’assicurato. In pratica far emergere la fruibilità delle garanzie, senza esprimere giudizi e senza la pretesa di “decifrare” in tutto e per tutto le finalità degli autori delle clausole stesse.
La seconda offre un ulteriore contributo: verificare, in generale, il loro livello di “performance” più da un punto di vista tecnico.
Per ottenere questo risultato si farà un censimento delle principali cause di danno che potrebbero interessare la garanzia esaminata e si verificherà, rispettivamente per ciascuna clausola, quanti casi sono coperti e quanti no. L’output consisterà in una rappresentazione grafica che evidenzia lo “spettro” di copertura delle garanzie esaminate.
In questo numero, tratteremo un sinistro infortuni, e, più in particolare, un infortunio in relazione con la pratica di sport, situazione frequente nella vita di tutti i giorni.
Perché si dovrebbe stipulare una polizza infortuni? Normalmente per far fronte a eventi che potrebbero accadere a noi e alla nostra famiglia in un futuro incerto.
La pratica di sport è una delle leve maggiormente usata dagli assicuratori per stipulare una polizza sanitaria, considerato che è largamente diffuso il loro svolgimento a tutte le età e nelle più svariate forme.
È cresciuto, ad esempio, il numero di over 50 che si dedicano allo sport (anche se l’età media degli infortunati resta bassa, circa 21 anni).
Secondo l’Istat attualmente sono 17 milioni gli italiani che praticano uno o più sport, altri 16 milioni svolgono un’attività fisica come passeggiare, nuotare o andare in bicicletta. Tra gli sport maggiormente praticati il calcio vanta un primato sia come sport più diffuso sia, purtroppo, come causa di infortuni legati alla pratica dello stesso. CONTENUTO A PAGAMENTO
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