Nel mese di gennaio la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 7,1 mld, il 44,3% in più rispetto al primo mese del 2013, rappresentando così l’ammontare mensile di premi più elevato degli ultimi tre anni. Includendo anche i nuovi premi relativi al campione delle imprese U.E., pari a € 789 mln, in diminuzione del 36,4% rispetto a quelli raccolti nel mese di gennaio 2013, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 7,9 mld, il 28,1% in più rispetto allo stesso mese del 2013.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di gennaio i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno registrato una crescita del 59,3% rispetto allo stesso mese del 2013, variazione di gran lunga superiore a quelle registrate nei primi sei mesi dell’anno precedente, a fronte di un ammontare premi pari a 6,1 mld, l’85% dell’intera nuova produzione emessa. Molto positiva (+72,2% rispetto a gennaio 2013) è risultata la raccolta premi di polizze di ramo V, anche se costituisce appena il 2% dell’intero volume di nuovi affari. La restante quota (13%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di gennaio hanno continuato a registrare un andamento negativo (-11,8%) rispetto allo stesso mese del 2013, a fronte di un ammontare premi pari a € 919 mln; la scarsa emissione di nuove polizze index ha gravato sulla raccolta già in calo di nuovi premi relativi a polizze unit. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 82 mln, sono risultati in diminuzione dell’8,0% rispetto a gennaio 2013.
Si evidenzia, inoltre, che il 73% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 77% del mercato in termini di premi, ha registrato nel primo mese del 2014 una raccolta superiore all’analogo periodo del 2013 e che il 43% delle imprese (per una quota premi pari al 32%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+44,3%).
Nel mese di gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi a gennaio diminuirebbe dal 44,3% al 29,9%.