Il Consiglio Direttivo del gruppo, dopo la riunione dello scorso 14 e 15 febbraio, ha deciso di manifestare pubblicamente la propria preoccupazione e timore sulle sorti del Fondo Pensione Agenti e sollecita i sindacati di categoria a intervenire quanto prima nel trovare una soluzione che possa incontrare il favore e delle parti sociali e delle istituzioni.
In vista del prossimo incontro che si terrà l’8 aprile tra Fondo Pensione Agenti e le Parti Sociali il gruppo invita e sprona le organizzazioni sindacali a presentarsi compatte e a richiedere una tempestiva e urgente soluzione.
“Il Consiglio Direttivo del gruppo Agenti Generali, senza voler creare allarmismi, esprime forte preoccupazione per l’attuale disavanzo prospettico pari a 780 milioni, e si riserva di valutare ogni decisione in merito, in base alla risposta dell’ANIA, sulla richiesta di contribuire alla copertura del disavanzo tecnico” commenta il segretario generale Fulvio Galli.
“Inoltre il Consiglio Direttivo richiede espressamente al Consiglio di Amministrazione del FPA di voler cambiare l’attuale governance prevedendo, altresì, l’integrazione di advisor esperti, in rappresentanza del nostro Gruppo Agenti e di altri che vorranno condividere la nostra proposta, tutto ciòal fine di trovare una soluzione credibile che possa sanare in modo chiaro e definitivo la questione del Fondo, evitando soluzioni precarie, a tutela, soprattutto della nuova generazione” continua Galli.
Il consiglio, inoltre, ha accolto con favore la nomina conferita da Anapa a Claudio Cacciamani come consulente tecnico, in quanto la nomina risponde al desiderio di trasparenza e obiettività del FPA, elementi che il Gruppo Agenti Generali desidera siano i cardini attorno ai quali risanare l’attuale disavanzo.
“Non ènostro interesse polemizzare contro l’attuale gestione del Fondo Pensione ma ènostra ferma intenzione sia salvaguardare la situazione previdenziale degli iscritti, dei colleghi associati al nostro Gruppo Agenti, sia prevenire un danno di immagine e reputazione che il fallimento del FPA comporterebbe per la nostra categoria professionale”.
”Auspichiamo che sia attivato al piùpresto un tavolo tecnico nel quale gli advisor indicati dalle organizzazioni sindacali possano confrontarsi per mettere in atto in modo tempestivo una soluzione che possa rimediare all’attuale vicenda”conclude Galli.