Nell’esercizio 2013 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia (lavoro diretto) è stato positivo e pari a € 18,6 mld, in forte miglioramento rispetto al 2012 quando era invece negativo per € 5,2 mld. Lo riporta l’ANIA nella newsletter Ania Trends di febbraio che alleghiamo.
A tale risultato vi ha contribuito sia l’aumento del volume premi, principalmente di ramo I, sia la contrazione dell’onere per sinistri, in particolar modo degli importi riscattati o disinvestiti delle polizze tradizionali (cfr. Tab. 1 e Fig. 1).
Analizzando gli andamenti dei singoli trimestri (cfr. Tab. 2 e Allegati), si osserva come il flusso netto del IV trimestre 2013, pari a € 6,1 mld, sia stato in linea con quello realizzato nel trimestre precedente e in netto aumento rispetto a quello del 2012 (€ -932 mln).
Nel 2013 il volume premi è stato pari a € 85,1 mld, in aumento del 22,0% rispetto all’anno precedente; tale ammontare è il risultato di una raccolta premi trimestrale sempre superiore ai valori dei corrispondenti trimestri del 2012, in particolare il volume raccolto nel IV trimestre del 2013 risulta essere il più alto degli ultimi tre anni. In tutto il 2013 i premi risultano costituiti per l’80% da premi unici, in aumento del 25,6% rispetto all’anno precedente (cfr. Fig. 1), e per il restante 20% da premi periodici. Quest’ultima quota è costituita per il 5% da premi di prima annualità (+40,2% rispetto al 2012) e per il 15% da premi di annualità successive, in aumento dell’1,3%.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti convenzionalmente posta pari a 10 anni – l’aumento del volume premi rispetto al 2012 passerebbe dal 22,0% al 13,5%.
Nel 2013 l’ammontare complessivo delle uscite è stato pari a € 66,4 mld, l’11,4% in meno rispetto all’anno precedente; la loro quota prevalente, pari al 60%, è rappresentata dai riscatti e dagli altri rimborsi, in diminuzione del 16,3% rispetto al 2012, quando si registrava invece ancora un aumento del 2,5%; le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione della riserva per somme da pagare, ammontano al 32% delle uscite totali (-5,0% rispetto al 2012), mentre il restante 8% è costituito dagli importi dei sinistri per decessi e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita, che registrano un aumento del 6,6% rispetto all’anno precedente.
Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 61% delle imprese, rappresentative del 67% del mercato in termini di premi contabilizzati 2012, ha registrato nel 2013 un flusso netto positivo e che il 41% (per una quota premi pari al 50%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (4,21%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive.
A fine anno 2013 le riserve tecniche vita sono state pari a € 457,1 mld, in aumento sia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+6,9%) sia rispetto al trimestre precedente (+2,3%).