Giovanni Pons
N on c’è solo l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori di Fonsai tra le iniziative legali che costellano la tormentata fusione con Unipol. Una decisione del Tribunale di Milano rischia infatti di aprire il filone che porta alle responsabilità delle banche nella parabola che ha visto il gruppo Ligresti gravitare per vent’anni nell’orbita di Mediobanca e poi finire nella polvere ad opera della stessa. Il Tribunale non ha riconosciuto il credito privilegiato di Unicredit nei confronti delle società immobiliari Imco e Sinergia fallite nel maggio 2012. E ciò equivale a disconoscere il pegno sull’area del Cerba a Milano che la banca di Piazza Cordusio si era fatta riconoscere al momento di erogare 35 milioni di nuovi prestiti che sono poi serviti a pagare gli interessi su crediti precedenti. La dimensione del pegno era sproporzionata al prestito erogato e con tale atto si potrebbe presumere che Unicredit sapeva dello stato di crisi del gruppo e mirava a tutelarsi in pregiudizio degli altri creditori. E sentendosi al riparo non ha poi fatto nulla per impedire alle società di fallire quando la battaglia contro i Ligresti imperversava. Ora tutte le manovre intorno al gruppo cominciano a emergere e non si può escludere che la decisione del Tribunale serva da assist al pm Luigi Orsi che da mesi sta cercando di ricostruire i veri rapporti tra le banche e il gruppo Ligresti.