Sarà ricca la prima cedola che Sace pagherà al nuovo azionista, la Cassa Depositi e Prestiti, che a fine 2012 ha preso il posto del ministero dell’Economia rilevando il 100% del gruppo assicurativo. Sace, che opera in particolare nell’assicurazione dei crediti all’export, nonostante la difficile situazione economica ha chiuso infatti il bilancio con un utile netto di 255 milioni, in crescita del 39% rispetto al 2011.
A questo punto, se i nuovi azionisti decideranno di mantenere un payout in linea con gli ultimi anni (nel 2009-2011 compreso tra l’85 e il 90%), l’assegno per Via Goito potrà superare i 200 milioni. A decidere sarà ovviamente l’assemblea di aprile, ma intanto Cdp può dirsi soddisfatta dell’andamento della controllata che tra l’altro ha beneficiato della ripresa di borse e titoli di Stato: i premi lordi sono stati in particolare di 299,3 milioni, con un calo dell’11% rispetto all’anno prima, i sinistri sono aumentati a 197,4 milioni dai 55 milioni del 2011, a causa in particolare degli indennizzi corrisposti alle aziende italiane per le esportazioni in Iran, dopo che le sanzioni internazionali hanno ostacolato il rimborso dei prestiti. Mentre però dalla gestione finanziaria è arrivato un contributo positivo di 382 milioni, sia per le performance delle azioni sia per le rivalutazioni dei titoli governativi europei, a dispetto della perdita di 115 milioni del 2011. «Con l’esercizio 2012 si è conclusa una fase importante nella vita di Sace, che dalla trasformazione in società per azioni nel 2004 ha esteso l’attività da 95 a 140 Paesi ed è oggi in grado di assicurare progetti in 189 mercati», ha affermato l’amministratore delegato, Alessandro Castellano, «anche in un anno difficile come quello passato siamo rimasti al fianco di 25 mila imprese italiane».
Per quanto riguarda l’anno in corso, ora si attende però di conoscere il piano industriale del nuovo azionista con cui Sace ha già ripetutamente lavorato fianco a fianco nel progetto Export Banca e con cui le sinergie potrebbero certamente aumentare: nel 2012 l’assicurazione, in partnership con Cdp, ha garantito infatti 3,2 miliardi di finanziamenti, supportando esportazioni e attività di internazionalizzazione di imprese italiane per 1,9 miliardi. Per quanto riguarda la partecipata Sace Bt, società-prodotto attiva nell’assicurazione del credito a breve termine, ha risentito dell’aumento delle insolvenze, chiudendo con un risultato negativo di 21,3 milioni. Bene invece Sace Ftc, la società di factoring del gruppo, che ha chiuso l’esercizio con un utile di 8,3 milioni, concentrandosi sullo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori verso la pubblica amministrazione. (riproduzione riservata)