Milano È di 120 milioni di euro il giro d’affari dei ricambi auto contraffatti realizzato nel 2011 nel nostro Paese. Un fenomeno in costante aumento secondo i dati stati elaborati sulla base di rilevazioni del Censis dall’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca della rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico che si terrà al quartiere fieristico di Bologna dal 22 al 26 maggio 2013. La contraffazione dei ricambi auto — sottolinea l’Osservatorio Autopromotec — oltre che arrecare un grave danno all’economia del nostro Paese in quanto alimenta l’evasione fiscale, rappresenta soprattutto un pericolo per la sicurezza delle vetture e degli automobilisti. I ricambi contraffatti non dispongono di certificati di sicurezza e non essendo sottoposti a nessun test di controllo non posseggono alcuna omologazione. Oltre a ciò, vi sono anche problemi dal punto di vista della sostenibilità, in quanto i materiali utilizzati per la contraffazione spesso non rispettano le normative. Secondo l’Osservatorio Autopromotec, per contrastare il fenomeno occorre innanzitutto essere consapevoli della difficoltà per il consumatore di orientarsi tra i ricambi certificati e sicuri disponibili attualmente sul mercato (originali delle case auto, originali, equivalenti, alternativi, usati, rigenerati) e ciò comporta in primo luogo la necessità di fare formazione alle imprese ed informazione a favore dei consumatori. (r.rap.)
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