Nel solo quarto trimestre del 2013 Royal Bank of Scotland ha registrato una perdita netta di 2,59 miliardi di sterline. L’istituto di credito controllato per l’81% dallo Stato ha dovuto sopportare una flessione dei ricavi a 25,79 miliardi, a fronte dei 27,71 miliardi del 2011. La perdita netta per l’intero anno si è allargata a 5,97 miliardi dai 2 miliardi dell’anno precedente. La banca ha annunciato la quotazione di una parte della divisione retail bank statunitense e ha precisato che restringerà ulteriormente le attività di investment banking attraverso la riduzione degli asset rischiosi del portfolio investment bank del 20% a 80 miliardi, nel tentativo di consolidare il capitale e prepararsi a una potenziale privatizzazione. L’amministratore delegato Stephen Hester ha spiegato che la Us Citizens Bank «è migliorata in modo sostanziale dal 2009 e che una quotazione sul mercato locale lo renderà ancora più evidente». La divisione dovrebbe essere quotata entro due anni. (riproduzione riservata)
Rbs in profondo rosso taglia gli asset rischiosi
di Franco Polacco