Si è concluso con un assoluzione, «perché il fatto non sussiste», il processo intentato nei confronti dell’ex presidente d’onore di Fondiaria-Sai, Salvatore Ligresti, relativo alla trasformazione urbanistica dell’area Castello a Firenze.
L’accusa, sostenuta dai pm Giuseppina Mione e Gianni Tei (oggi alla lettura della sentenza era presente anche il procuratore Giuseppe Quattrocchi), aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi per Ligresti, 4 anni e 6 mesi per l’ex assessore all’urbanistica di Firenze Gianni Biagi e 2 anni e 2 mesi per Cioni. «Siamo molto soddisfatti», ha commentato l’avvocato di Ligresti, Gian Luigi Tizzoni, «è stata una lunga battaglia, ma l’esito è quello in cui abbiamo creduto fin dall’inizio. Eravamo convinti che non ci potessero essere ipotesi di reato e una sentenza così ampia dimostra che avevamo ragione». In un periodo per lui non proprio bello, ha aggiunto Tizzoni, «questa, pur piccola, diventa una grande soddisfazione» per Ligresti. (riproduzione riservata)