Il contratto base è un importante strumento per creare le condizioni di un ribasso delle tariffe Rc Auto. Su questo convengono le principali associazioni dei consumatori e l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni presieduto da Fabrizio Saccomanni. Nell’ambito delle periodiche consultazioni tra l’Autorità di vigilanza e le associazioni degli utenti, l’Ivass ha trattato con Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanza Attiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori temi quali il contratto base Rc auto, le polizze connesse ai mutui, l’educazione assicurativa.
Quanto al contratto base, i consumatori ritengono che l’introduzione di questo strumento andrebbe accompagnata da una maggiore diffusione della conciliazione paritetica che, accelerando i tempi del contenzioso, eserciterebbe un ulteriore effetto di calmieramento dei prezzi. Si è parlato poi del raccordo tra l’introduzione del contratto base e l’obbligo imposto dalla legge agli intermediari di offrire almeno tre preventivi Rc auto al cliente, oltre che dell’utilizzo del Preventivatore di Ivass e ministero dello Sviluppo. Sulla questione delle polizze legate ai mutui le associazioni hanno sottolineato come i caricamenti restino molto elevati anche dopo le iniziative di legge assunte a sostegno del regolamento Isvap (ora Ivass). Sull’educazione assicurativa, infine, sono state illustrate le iniziative che l’Autorità ha in cantiere con il ministero dello Sviluppo e la Banca d’Italia. Il prossimo incontro, si legge in una nota, «è stato fissato l’11 giugno e avrà per oggetto le problematiche legate alle polizze sanitarie, a forme alternative di risoluzione delle controversie in ambito assicurativo e ai costi delle polizze legate ai mutui e alla cessione del quinto dello stipendio». (riproduzione riservata)