L’attesa era notevole e finalmente l’Ivass ha dettato le regole per l’utilizzo della scatola nera che, montata sulle automobili a spese delle assicurazioni, dovrebbe contribuire a tagliare i prezzi della salatissime polizze Rc Auto italiane, le più care d’Europa. Un documento dettagliato, diffuso ieri in pubblica consultazione sul sito dell’autorità fino al 30 aprile (data ultima per inviare osservazione) che dà attuazione al decreto Liberalizzazioni, che ha già messo in stato d’allerta le compagnie.
Il primo chiarimento arrivato dall’autorità guidata da Fabrizio Saccomanni riguarda l’ambito di applicazione delle nuove regole.
L’Ivass ha precisato che «la prestazione di servizi assicurativi aggiunti all’Rc Auto (come il furto o l’assistenza, ndr) non può costituire condizione per l’accesso al contratto di assicurazione Rc Auto con scatola nera». In altre parole il consumatore ha diritto a stipulare un contratto in cui la scatola nera assolva alle sole finalità Rc Auto e a beneficiare, a fronte dell’installazione a costo zero, di una riduzione significativa di prezzo, ovvero di un bello sconto. Non solo. L’assicurato potrà interrompere immediatamente il trattamento dei dati relativi alla localizzazione mediante una telefonata o un sms che dovranno essere gratuiti. Mentre nel caso in cui l’assicurato decida di stipulare il contratto con un’altra assicurazione che utilizza una scatola nera diversa, sarà consentita, oltre alla sostituzione del dispositivo (sempre senza costi per il cliente) la possibilità che i dati raccolti dalle scatole nere siano fruibili dalla nuova compagnia. In pratica potrà esserci uno scambio di informazioni, nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, chiariscono dall’Ivass.
Chiarimenti che hanno in verità hanno già allertato le compagnie che non hanno mai visto di buon occhio l’installazione a loro spese della scatola nera. «Nessuno ha mai fatto un’analisi d’impatto della regolamentazione che penalizzerebbe soprattutto gli assicurati che vivono in città con basso tasso di frodi e di sinistri», osserva Alessandro Santoliquido, dg di Sara e presidente della commissione Rc Auto dell’Ania, «mentre l’articolo del regolamento che consente di interrompere improvvisamente la comunicazione dei dati crea ulteriore incertezza. Che cosa succederà alle tariffe che erano state scontate in virtù della scatola nera?». Tutti poi sono in attesa della pronuncia del Tar, dove giace da mesi il ricorso dell’Ania. Il tribunale dovrà chiarire use le imprese saranno obbligate a offrire a tutti i clienti le polizze Rc Auto con scatola nera e con lo sconto. Un dettaglio importante per il mercato. (riproduzione riservata)