HDI Assicurazioni ha chiuso il Bilancio dell’esercizio 2012 con un risultato netto di 28,76 milioni, l’utile più alto registrato nella storia della Compagnia, in aumento di 30,26 milioni rispetto alla perdita registrata nel 2011, pari a 1,51 milioni.
Nei rami danni il risultato è stato di 9,29 mln (contro la perdita di 597mila euro del 2011), mentre nel vita il risultato è stato positivo per 19,46 mln (contro la perdita di 909 mila euro del 2011).
La compagnia ha redatto il bilancio 2012 senza usufruire dei benefici previsti dal Regolamento IVASS n. 43 del 12 luglio 2012 con riferimento alla valutazione degli elementi dell’attivo non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa.
Anche negli anni precedenti, HDI Assicurazioni non si è avvalsa del precedente Regolamento IVASS n. 28 che, in ragione della situazione di eccezionale turbolenza dei mercati finanziari registrata a partire dagli ultimi mesi del 2008, prevedeva già la possibilità di usufruire di benefici analoghi. Tali decisioni hanno avuto inevitabilmente effetti negativi sugli utili degli investimenti e sui conti economici a partire dal risultato pesantemente negativo registrato nel 2008. Decidere di mantenere indenne il bilancio individuale da benefici di natura straordinaria è stato possibile grazie alle condizioni patrimoniali della compagnia, che hanno consentito di sopportare l’impatto della crisi del 2008. Tale scelta, a fronte del miglioramento della situazione finanziaria e dei mercati, si riflette nell’esercizio appena concluso in un risultato che appunto può essere giudicato molto positivo e che, anche grazie ad un buon andamento tecnico, ha portato all’integrale recupero delle perdite registrate nel 2008 e nel 2011.
Il ROE è pari al 20,6% (24,2% nei rami vita e 15,7% nei rami danni), contro un ROE negativo del -1,1% registrato nel 2011 (-1,1% nei rami vita e -1,0% nei rami danni).
L’utile ante imposte è pari a 44,01 milioni, di cui 28,65 milioni relativi ai rami vita e 15,36 milioni relativi ai rami danni e si incrementa di 43,52 milioni rispetto al 2011 (+30,28 milioni i rami vita; +13,24 milioni i rami danni).
L’incremento dell’utile ante imposte rispetto al 2011 è dovuto all’incremento dei proventi finanziari netti, che è pari a 49,33 milioni, di cui 30,93 vita e 18,40 danni; in particolare, l’utile netto degli investimenti si attesta a 87,95 milioni, con un incremento di 55,17 milioni, mentre i proventi finanziari netti straordinari diminuiscono di 5,84 milioni.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2011 ammontava a 139,44 milioni, di cui 80,43 milioni vita e 59,01 danni. Considerando l’incremento derivante dall’utile d’esercizio, il patrimonio netto al 31 dicembre 2012, ammonta a 168,20 milioni, di cui 99,89 milioni vita e 68,31 milioni danni, così come evidenziato nella seguente tabella.
La raccolta premi del lavoro diretto si attesta a 586,33 milioni, con un incremento del 14,1% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una raccolta di 513,71 milioni.
I premi emessi vita, pari a 256,78 milioni, aumentano del 22,7% rispetto all’anno precedente, in cui ammontavano a 209,27 milioni. Il portafoglio vita, rispetto al totale, rappresenta il 43,7%, contro il 40,7% del 2011. La nuova produzione è stata pari a 231,0 milioni, con un incremento del 27,3% rispetto al 2011. In particolare i premi unici ed i premi ricorrenti, con 229,4 milioni, crescono del 28,2%, mentre i premi annui, con 1,6 milioni, decrescono del 38,5%. La raccolta premi del ramo I – durata della vita umana si attesta a 229,06 milioni e cresce del 26,0%, mentre i premi del ramo V – capitalizzazioni ammontano a 1,76 milioni e si riducono del 60,2%; in crescita la raccolta premi relativa al ramo VI – Fondi Pensione che passa da 23,06 milioni del 2011 a 25,95 milioni del 2012 con un incremento del 12,5%.
I premi emessi danni, pari a 329,55 milioni, aumentano dell’8,2%, rispetto ai 304,44 milioni del precedente esercizio. La raccolta dei rami R.C. Autoveicoli terrestri, pari a 224,03 milioni, registra un incremento di 23,28 milioni (+11,6%), mentre quella del ramo Corpi di veicoli terrestri, pari a 25,85 milioni, segna una diminuzione di 2,06 milioni (-7,4%). Gli altri rami danni evidenziano un incremento pari a 3,85 milioni (+5,1%), con premi emessi pari a 79,33 milioni
L’andamento tecnico dei rami danni – lavoro diretto – pur essendo positivo grazie ad un combined ratio inferiore al 99%, presenta risultati in peggioramento rispetto all’esercizio precedente. In particolare, migliora di mezzo punto percentuale il rapporto sinistri a premi dell’esercizio, che passa dal 68,92% al 68,42%, mentre peggiora di 2,42 punti il rapporto sinistri a premi totale, che aumenta dal 70,05% al 72,47%. Il cost ratio rimane sostanzialmente stabile passando dal 26,34% al 26,38%, mentre il combined ratio passa dal 96,39% al 98,85%, con un incremento di 2,46 punti.
Gli investimenti della Società, escludendo quelli a beneficio di assicurati dei rami vita che ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, ammontano a 1.833,39 milioni e decrescono di 54,26 milioni rispetto al 2011 (-2,87%), anno in cui la diminuzione era stata pari a 57,00 milioni (-2,93% rispetto al 2010).
Le riserve tecniche ammontano complessivamente a 1.977,96 milioni e, rispetto ai 2.007,47 milioni del 2011, decrescono di 29,51 milioni.
Il margine di solvibilità è superiore ai valori di legge: nei rami vita è pari a 91,38 milioni di Euro, rispetto ad un margine richiesto di 66,83; nei rami danni è pari a 63,16 milioni di Euro, rispetto ad un margine richiesto di 53,59.
Il numero dei punti vendita passa da 459 al 31 dicembre 2011, a 490 al 31 dicembre 2012. Alla stessa data, i dipendenti della Società sono 350 (334 nel 2011), di cui 15 dirigenti, 70 funzionari e 265 impiegati.