Arriveranno entro il 31 marzo le informative periodiche per il 2012 agli aderenti dei fondi pensione aperti, dei fondi negoziali e dei pip. Un appuntamento che diventa anche l’occasione per fare un check-up alla propria posizione previdenziale verificando se, in base al reddito, al bilancio familiare, degli obiettivi previdenziali e a eventuali altre forme di investimento nel frattempo realizzate, non sia il caso di cambiare linea o di aumentare i versamenti. All’ estratto conto della previdenza integrativa va allegato anche il progetto esemplificativo personalizzato. L’obiettivo, alla luce delle disposizioni della Covip in materia e in attesa della tanto decantata busta arancione in stile svedese, che l’Inps dovrebbe inviare ai lavoratori, è quello di favorire una sempre maggiore consapevolezza anche durante la fase contributiva. Per fare il check-up l’aderente deve tenere conto dell’età, del reddito, del bilancio familiare, degli obiettivi previdenziali, della personale propensione al rischio e di eventuali altre forme di risparmio personale.
Il kit inviato si compone della comunicazione annuale e del progetto esemplificativo personalizzato. Nella prima parte della comunicazione ci sono il valore della posizione individuale maturata, il risultato netto di gestione e il Ter (Total expenses ratio, indicatore sintetico di costo) riguardanti la linea (o le linee) di investimento cui l’aderente partecipa. I dati vengono sviluppati nella parte successiva, dove vengono confrontati con quelli dell’anno precedente. Seguono poi le informazioni relative alla linea di investimento scelta: il rendimento conseguito, la spiegazione dell’andamento della gestione nell’anno, la serie dei rendimenti degli ultimi tre, cinque e dieci anni rapportati ai relativi benchmark. A corredo e complemento della comunicazione annuale vi è anche il progetto esemplificativo personalizzato. Si tratta di una proiezione documentale che, sulla base di ipotesi di laboratorio le cui condizioni sono stabilite dalla Covip (ad esempio, rendimenti attesi, basi tecniche utilizzate nella fase di erogazione), rappresenta l’importo del montante accumulato e della prestazione attesa, sulla base delle caratteristiche della linea del fondo pensione e dei dati anagrafici e professionali del lavoratore. L’Autorità di vigilanza è peraltro recentemente intervenuta modificando le istruzioni relative al progetto esemplificativo per adeguarle alla nuova riforma Monti Fornero.
Attraverso questo documento è possibile avere una simulazione sul quando si potrà andare in pensione e quanto potrà essere consistente l’assegno pubblico. Ma anche quanto si potrà ottenere come scorta in base alla linea di investimento scelta. Un utile strumento per fare una verifica su come procede la pensione di scorta. (riproduzione riservata)