Il recente caso della carne di cavallo non dichiarata negli alimenti ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della sicurezza e della qualità degli alimenti.
Il consumatore, a partire dalla storia della mucca pazza, delle mozzarelle blu, dei germogli contaminati tedeschi, ha sviluppato una maggiore consapevolezza e atteggiamento critico per quanto riguarda l’ambito della sicurezza. Per evitare questi episodi dal 1979 l’Unione Europea ha attivato un sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi. Si tratta di uno strumento fondamentale nella risposta informativa rapida agli incidenti correlati agli alimenti che permette all’UE di avere uno tra gli standard di sicurezza più elevati al mondo; ciò nonostante alcuni incidenti si possono verificare come testimoniato dal recente caso della carne di cavallo presente in alcuni cibi pronti.
Stiamo quindi parlando di contaminazione che può essere accidentale come dolosa in ogni caso suoi effetti
sono estremamente rilevanti per l’azienda perché incidono sul conto economico e sulla tutela del rischio con conseguente danno patrimoniale e reputazionale.
Nel settore food & beverage la qualità e l’integrità del prodotto finale è un aspetto chiave per la continuità
economico/finanziaria dell’azienda. Un prodotto nocivo o potenzialmente tale può generare danni ai
consumatori, costi associati alla compagnia di ritiro e seri danni reputazionali per l’azienda che vanificano in
breve tempo anni di lavoro.
Aon è in grado di assistere le aziende fornendo loro un processo di Enterprise Risk Management che comprende l’individuazione, la valutazione ed la gestione dei rischi. Aon aiuta il cliente a creare consapevolezza e a valorizzare i rischi, facilitando così il processo decisionale dell’azienda in materia di ritenzione o trasferimento dei rischi.
Nello caso specifico della contaminazione, Aon è in grado di offrire al cliente i prodotti assicurativi che possono essere tradizionali e consolidati o innovativi e sofisticati che tutelano l’azienda dai costi immediati
come quelli relativi a:
– Stoccaggio temporaneo
– Ritiro di prodotti
– Costi di ispezione
– Costi per analisi di laboratorio
E dai costi nel medio/lungo periodo quali:
– Perdita di profitti
– Perdita di produzione
– Perdita di quote di mercato
– Le spese per la riabilitazione del marchio
– Le spese per riacquistare gli spazi sugli scaffali.