L’Italia è un paese con un elevato rischio terremoto. Secondo uno studio del Ministero dell’Ambiente, oltre il 50% dei comuni italiani è esposto a rischi di frane, smottamenti, inondazioni e terremoto.
L’Italia infatti è il paese della Comunità Europea più esposto agli eventi catastrofali e negli anni non ha messo in atto corrette politiche preventive (ad esempio il 64% degli edifici non è costruito secondo criteri antisismici). In un contesto così rischioso, le condizioni per ottenere una polizza assicurativa che tuteli il singolo e le aziende da questi tipi di minacce sono relativamente restrittive.
Il terremoto che nel maggio del 2012 ha duramente colpito l’Emilia Romagna può essere preso ad esempio
per illustrare questa problematica. Durante il terremoto le strutture danneggiate sono state più di 10.000 per un totale di 12 miliardi di euro di danni le cui perdite assicurate sono “solo” un 1 miliardo di euro, ovvero il 91% dei danni non risultano assicurati.
Aon S.p.A. e Confindustria Mantova, giovedì 7 marzo presso l’Associazione Industriali Mantova, hanno discusso delle possibili soluzioni assicurative per mitigare il rischio terremoto.
Dal punto di vista assicurativo, se da un lato prima del maggio scorso, esistevano coperture contro il terremoto per gli esercizi commerciali, le attività industriali e per gli enti pubblici, dall’altro i privati non hanno ritenuto necessario estendere al terremoto le coperture delle proprie abitazioni, valutando trascurabile il rischio terremoto.
A seguito degli eventi del maggio 2012 e dell’introduzione del decreto legge 15 maggio 2012, n.59 (che abroga l’obbligo da parte dello Stato di fornire assistenza finanziaria per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate) la domanda dei privati per questo tipo di copertura è aumentata in misura considerevole e le compagnie di assicurazione hanno cominciato ad attivarsi per trovare una soluzione che permettesse di allargare l’offerta di prodotti anche alla luce dell’onda “emotiva” creata dal terremoto sulla popolazione, scontrandosi però con la limitata capacità a disposizione e l’aumento dei prezzi.
Ad oggi il mercato delle coperture assicurative contro le catastrofi naturali non è ancora decollato e solo con la consulenza di un broker assicurativo le compagnie potranno sviluppare adeguate coperture assicurative.
Aon – grazie alla collaborazione sinergica tra il Broking Center di Londra per gli aspetti riassicurativi e l’ufficio italiano del CBO (Chief Broking Office)- è in grado di ottenere una percorribilità assicurativa che assicuri un trasferimento congruo del rischio sul mercato assicurativo. La fattibilità del progetto è dipesa dalla garanzia di una raccolta minima di premi che solo Gruppi d’acquisto omogenei (i.e. Confindustria di Mantova, Consorzi, etc.) possono offrire, e dalla possibilità di fornire coperture in eccesso (schema o facility).