Impact Forecasting, il centro d’eccellenza di sviluppo del modello di catastrofe di Aon Benfield, ha pubblicato l’ultima edizione del suo report mensile, “Global Catastrophe Recap”, che analizza i disastri naturali avvenuti nel mondo durante febbraio 2013.
Il report inizialmente si è concentrato su almeno quattro singole tempeste invernali che hanno colpito gli Stati Uniti durante il mese. Quello che ha causato più vittime è stato un potente “Nor’easter”, che ha ucciso almeno 15 persone e ha colpito più di 60 milioni di cittadini. In sei paesi è stato dichiarato lo stato d’emergenza.
La tempesta più forte ha causato pesanti nevicate di circa un metro nel Connecticut, e un’alluvione nelle coste del Massachusetts – inclusa la città di Boston. Le perdite economiche totali sono state stimate, approssimativamente, a 100 milioni di dollari, con solo un modesto numero di richieste di risarcimento depositate.
Un’altra tempesta invernale ha causato rigide condizioni climatiche negli Stati Uniti sud-est, le quali hanno generato un tornado EF-4 che soffiava a 170 miglia orarie (275 chilometri orari), venti nel maggiore Hattiesburg, regione del Mississippi, che hanno ferito almeno 82 persone. Secondo il Mississippi Emergency Management Agent, il tornado ha danneggiato più di 1.600 case, imprese e altre strutture solo nelle contee di Forrest e di Lamar.
Steve Jakubowski, presidente di Impact Forecasting, ha affermato: “come è avvenuto in gennaio, a febbraio le inondazioni e il clima invernale in azione hanno continuato a produrre gli eventi di danno più vasti a livello globale, che hanno portato gli Stati Uniti ad essere molto colpiti da una serie di potenti tempeste invernali.
“Mentre i danni sono stati molto diffusi, i danni economici negli stati degli USA sono rimasti entro le aspettative di portata per avvenimenti di questa magnitudo e, in alcuni casi, i danni assicurati sono stati veramente più bassi rispetto a quelli attesi. Continuiamo ad analizzare l’impatto del clima invernale a livello globale, e usiamo le nostre scoperte per aggiornare i modelli di catastrofe di Impact Forecasting al fine di assicurarci di fornire ai nostri clienti gli scenari di esposizione più realistici.”
Dure condizioni climatiche sono state anche registrate in Cina, particolarmente nelle province Anhui, Hubei e Jiangsu. Un totale di 2.700 case sono state danneggiate o distrutte, principalmente a causa del crollo dei tetti sotto il peso della neve e del ghiaccio. Due persone sono state uccise, e le perdite economiche dirette ammontavano a 770 milioni di yuan cinesi (124 milioni di dollari).
Quattro singole tempeste tropicali hanno avuto un impatto notevole in febbraio, inclusi i cicloni Felleng e Haruna nel Madagascar. Le piogge torrenziali di Felleng e i forti venti hanno ucciso almeno 18 persone nelle aree del Madagascar e delle Seychelles, nonostante il ciclone non abbia mai fatto tappa in terra.
Haruna ha fatto tappa in terra presso Atsimo-Andrefana, nel sud del Madagascar, uccidendo almeno 26 persone e danneggiando 16.160 case e 289 altre strutture, incluse scuole, edifici amministrativi e centri di salute. I danni economici totali causati da Felleng ammontavano a 10 milioni di dollari, arrotondati per eccesso.
Il ciclone tropicale Rusty ha fatto tappa in terra nell’ovest dell’Australia, vicino a Pardoo; tuttavia, ha causato solo lievi danni nonostante le precipitazioni siano state 500 millimetri in eccesso (19.69 pollici) e i venti soffiavano oltre i 120 chilometri orari (75 miglia orarie).
Il fenomeno delle inondazioni è stato prevalente nel Sud America, Asia ed Europa durante il mese, con Perù e Bolivia tra i paesi più colpiti. Le piogge stagionali hanno ucciso almeno 54 persone e danneggiato o distrutto quasi 22.000 case.
Altre inondazioni si sono verificate in Macedonia, Serbia, Grecia, Indonesia e nelle Filippine.
Una siccità ostinata che è iniziata a gennaio ha continuato a colpire durante il mese parti della Cina centrale e orientale. Almeno sei province (Yunnan, Sichuan, Shaanxi, Qinghai, Shanxi e Gansu) sono state colpite e quasi 750.000 ettari (1.85 milioni di acri) di terreno agricolo è stato danneggiato a causa della mancanza di precipitazioni. Il Ministero degli Affari Civili (MCA) ha notato che le perdite economiche totali ammontavano a 3.37 miliardi di yuan cinesi (541 milioni di dollari).
C’è stato anche un terremoto di magnitudo 8.0, con epicentro nell’arcipelago delle Isole di Solomone, nel sud dell’Oceano Pacifico, che ha causato la morte di almeno 13 persone. È stato registrato un piccolo tsunami alto 1.5 metri (4.92 piedi), che ha danneggiato almeno 1.066 case nelle isole di Santa Cruz. Terremoti sono stati anche registrati in Colombia e in Cina.
Il più spettacolare- e insolito- evento catastrofico è stato il meteorite che è esploso sopra la regione degli Urali russi, ferendo 1.491 persone. Il report ha affermato che “l’esplosione, che aveva approssimativamente un’energia superiore a 30 volte la forza di una bomba nucleare, ha danneggiato 100.000 case, 3.000 edifici, 700 scuole e 200 ospedali in più di sei città russe e parte delle province del Kazakhstan. Le perdite economiche ammontavano a 1 miliardi di rubli russi (33 milioni di dollari).”