Nel mondo bancario controllare da casa il conto corrente o l’andamento degli investimenti in fondi comuni è una possibilità concessa ormai da anni. I conti correnti o servizi finanziari corredati di home banking sono ormai la maggioranza. Nel comparto assicurativo il supporto di internet a polizze Vita o a prodotti Rc Auto è invece quasi completamente sconosciuto, ma le compagnia saranno chiamate ad adeguarsi in tempi strettissimi, avviando per tutti i clienti un servizio di home insurance.
La novità è contenuta decreto Crescita convertito in legge lo scorso dicembre che obbliga le imprese a riservare nei propri siti internet apposite aree dedicate a ciascun contraente. Per essere applicate le norme attendevano però un regolamento dell’Ivass diffuso ora in pubblica consultazione. La norma primaria prevedeva già che nelle sezioni dedicate il cliente potesse consultare le coperture proprie assicurative oltre alle condizioni contrattuali, ma anche lo stato dei pagamenti e le relative scadenza. Non solo. Limitatamente alle polizze Vita la legge prevede che il cliente possa conoscere gli eventuali valori di riscatto e le valorizzazioni aggiornate.
La legge insomma ha già fissato le informazioni minime che le imprese saranno tenute a trasmettere ai clienti, ma l’autorità guidata da Fabrizio Saccomanni ha precisato per esempio che entro il termine di 60 giorni, già previsto dalla normativa primaria, le imprese dovranno rendere disponibile il servizio ai contraenti che stipulano i nuovi contratti. Mentre un ulteriore periodo di 60 giorni sarà concesso per rendere disponibile il servizio anche per i contratti già in corso alla data di entrata in vigore del provvedimento. Dovrà inoltre essere previsto un help desk nel caso in cui il contraente abbia difficoltà di accesso e soprattutto è stato chiarito che gli oneri informativi a carico delle imprese non implicheranno costi aggiuntivi rispetto a quelli già sostenuti per le comunicazioni periodiche al cliente. In pratica non dovranno esserci saranno ricadute economiche sugli assicurati. Ora le imprese hanno tempo fino al 30 aprile per le loro osservazioni. Poi le nuove norme diventeranno realtà. (riproduzione riservata)