Nel 2011 disastri naturali come il terremoto in Giappone e le inondazioni in Tailandia sono costati al settore assicurativo 116 mld usd (+142% rispetto al 2010), una cifra che rende quello scorso il secondo peggior anno nella storia dell’intero comparto.
La stima è stata fornita da Swiss Re, con la consueta pubblicazione “sigma”, secondo cui le compagnie hanno registrato costi più alti solo nel 2005, quando gli uragani Katrina, Rita e Wilma hanno determinato risarcimenti per un valore complessivo di 123 mld usd.
Il totale delle perdite economiche nel corso del 2011 ha raggiunto il massimo storico di 370 mld usd, a fronte dei 226 mld dell’anno precedente.
Il sisma dell’11 marzo in Giappone e il conseguente tsunami hanno generato la maggior parte delle richieste di risarcimento danni, che hanno raggiunto il 57% delle perdite economiche complessive.
“I terremoti in Giappone, Nuova Zelanda e Turchia, così come le inondazioni in Australia e Thailandia, non hanno precedenti e hanno causato non solo distruzioni di massa, ma anche la perdita di migliaia di vite umane“, ha commentato Kurt Karl, capo economista di Swiss Re.
La compagnia elvetica, secondo maggior riassicuratore al mondo dopo la tedesca Munich Re, ha fatto presente che i due terzi dei danni economici totali saranno però sostenuti da aziende, governi e persone fisiche a causa della mancanza di copertura assicurativa. Il sisma in Giappone è per esempio costato al settore assicurativo una cifra stimata in 35 mld usd di risarcimenti, un valore che rende l’evento il più costoso terremoto mai registrato nella storia del settore. Tuttavia poiché la maggior parte delle persone in Giappone non stipulano polizze assicurative contro i terremoti, le compagnie copriranno solo il 17% dei 210 mld usd di perdite totali stimate, ha fatto presente Swiss Re.
“Se il Giappone fosse stato più assicurato, il 2011 sarebbe stato certamente l’anno più costoso nella storia anche in termini di danni assicurati”, ha aggiunto Lucia Bevere, analista senior Data Catastrophe e co-autore dello studio di Swiss Re.
Contestualmente le inondazioni in Tailandia sono costate al settore delle assicurazioni 12 mld su 30 mld di danni stimati. Le altre gravi calamità dell’anno hanno riguardato gli Stati Uniti, con le tempeste e i tornado di aprile-maggio, e la Nuova Zelanda, con il terremoto di Christchurch che ha portato a 12 mld di risarcimenti.