di Anna Messia
La liquidità in cassa per fare acquisizioni non manca. E gli investimenti in Spagna hanno dato finora buone soddisfazioni. Così se la vendita delle attività iberiche di Groupama entrasse nel vivo la Reale Mutua di Torino potrebbe approfittarne. Lo ha rivelato ieri il direttore generale del gruppo, Luigi Lana, in occasione della presentazione dei risultati delle attività del gruppo in Spagna, dove Reale Mutua opera sia attraverso la partecipata Reale Seguros sia grazie ad accordi di distribuzione bancassicurativa nel ramo Danni e nel ramo Vita. «Non è un mistero che la compagnia sia interessata a crescere ancora in Spagna tramite acquisizioni», ha dichiarato Lana, che è anche amministratore delegato di Reale Seguros. «L’operazione con Groupama ci consentirebbero di raddoppiare i premi rispetto all’attuale dimensione del gruppo nel Paese e tra l’altro Reale Mutua avrebbe già a disposizione le risorse necessarie per procedere all’acquisizione, senza bisogno di nuovo capitale», ha continuato, «ma non c’è ancora nulla di concreto». Anche se, in realtà, le manovre per la dismissione delle attività iberiche di Groupama sembrano in una fase piuttosto avanzata: il gruppo francese, che punta a fare casse con qualche cessione dopo 3 miliardi di euro investiti nelle obbligazioni greche, avrebbe infatti affidato a Morgan Stanley l’incarico di individuare potenziali acquirenti interessati a rilevare le controllate spagnole. Si tratta di una partita che vale circa 300-400 milioni e che coinvolge premi per circa 930 milioni. In particolare Groupama Spagna ha chiuso il 2011 con un risultato netto di 33 milioni, il 16% in più rispetto al 2010. E il volume dei premi è stato pari a 930 milioni. L’operazione consentirebbe quindi a Reale Mutua di aumentare di oltre il doppio il giro d’affari in Spagna: secondo i dati resi noti ieri Reale Seguros ha registrato nel 2011 premi per 767,8 milioni (+0,3%), con un risultato operativo di 56,7 milioni (+1%) e un margine di solvibilità superiore al 320%. E poi ci sono le attività di bancassicurazione che hanno apportato altri 30 milioni di euro. (riproduzione riservata)