La risposta a Sator-Palladio in cda. Fonsai presenterà i concambi al meeting del 15
Premafin si prepara a chiudere la porta al tandem Sator-Palladio, mentre Fonsai cercherà di definire la forchetta dei concambi per la fusione con Unipol, Milano Assicurazioni e Premafin entro il cda del 15 marzo. Nel consiglio di Premafin, previsto per oggi, la società dei Ligresti fornirà delle «considerazioni in merito a una proposta pervenuta il 22 febbraio». L’odg della riunione di oggi non cita, infatti, nemmeno il nome del fondo di private equity fondato da Matteo Arpe e della holding vicentina guidata da Giorgio Drago e Roberto Meneguzzo. Si tratta quindi di un atto dovuto (una proposta formale richiede una risposta), ma «dall’esito scontato», afferma una fonte vicina al dossier, vista la volontà del gruppo Ligresti di lavorare per il passaggio di Premafin e Fonsai nell’orbita di Unipol. Anche le banche creditrici, tramite l’istituto agente Unicredit, hanno già scritto a Premafin di non essere disponibili a trattare. «Per ora non esiste un piano B senza Premafin», ha detto un’altra fonte, sottolineando che la domanda a Consob e Isvap «è unitaria» e che ora si attende la risposta delle autorità. Intanto, si lavora sui concambi. «Si spera di arrivare all’assemblea del 19 per l’aumento di capitale con una indicazione della forchetta dei concambi», ha spiegato ieri un consigliere di Fonsai al termine della riunione, mentre una fonte vicina all’operazione ha aggiunto che «si sta lavorando per preparare il consiglio del 15 marzo, in cui dovrebbero essere indicati i valori economici delle varie società sulla base di criteri condivisi». In pratica, ogni società deve indicare il suo valore e da questi usciranno dei range. Ma la due diligence tra le società coinvolte sta richiedendo più tempo del previsto. Un altro consigliere ha infatti puntualizzato che si deve fare i conti «con la due diligence incrociata tra le varie società. Pensavamo di finire in tempo – ha detto – ma l’attività sta richiedendo più tempo del previsto, ci vorrà ancora una settimana e questo potrebbe creare dei problemi per il cda del 15 marzo». Che le operazioni siano «leggermente in ritardo» è stato confermato anche da un altro consigliere, mentre un quarto membro del board della compagnia dei Ligresti ha detto che molto dipenderà «dalle banche» al lavoro sul dossier. Intanto ieri il board di Fonsai ha deliberato di ridurre da quattro a tre il numero dei componenti del comitato di controllo interno (nelle persone dei consiglieri Enzo Mei, Salvatore Militello e Salvatore Spinello) e che resta ridotto a quattro il numero dei componenti il comitato di amministratori indipendenti nominato dal consiglio.