Al via la fase due del progetto di semplificazione regolamentare elaborato dalla Consob, con una nuova consultazione che si concluderà il 23 aprile dopo che il primo pacchetto è stato approvato a gennaio. Quattro le macro aree trattate: obblighi informativi, offerte pubbliche, diritti dei soci e emittenti titoli diffusi. L’obiettivo della Commissione è eliminare le disposizioni non previste dalla normativa comunitaria e razionalizzare gli adempimenti delle società quotate al fine di ridurne gli oneri, mantenendo un elevato livello di vigilanza sul mercato a tutela dei risparmiatori. Tra le modifiche proposte vi è il venir meno dell’obbligo di commento dei rumor, lasciando alla Consob il potere di chiedere la diffusione delle informazioni e dell’obbligo per le società di pubblicare sui quotidiani l’avviso relativo all’avvenuta pubblicazione dei documenti di offerta. La Consob propone inoltre di ridurre dai sei attuali (0,5%, 1%, 1,5%, 2%, 2,5%, 4,5%) a due gli scalini relativi alle quote azionarie di possesso necessarie per la presentazione delle liste (l’1% per le imprese con capitalizzazione tra 1 e 15 miliardi e il 2,5% per tutte le altre), ovviamente con le deroghe necessarie (0,5% per le quotate con elevata capitalizzazione, 4,5% in presenza di particolari condizioni e la disciplina speciale prevista per le cooperative). In merito agli obblighi informativi, la Commissione propone di agevolare lo sviluppo dei sistemi multilaterali di negoziazione e degli internalizzatori sistematici, non applicando le norme sull’offerta al pubblico di strumenti finanziari, a condizione che siano pubblicate «informazioni sufficienti affinchè gli investitori possano pervenire ad un giudizio sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulle prospettive dell’emittente, nonchè sugli strumenti finanziari e sui relativi diritti». Sul fronte degli assetti proprietari, Consob si allinea alla normativa Ue sulla Transparency e propone di eliminare gli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti del 35, 40, 45 e 75%, di semplificare gli obblighi di comunicazione per le società fiduciarie e introdurre per gli investitori qualificati l’esenzione dall’obbligo di comunicazione degli acquisti temporanei, fino a un massimo di 18 mesi, di quote al di sotto del 5%, limitatamente alle operazioni di sottoscrizione di offerte al pubblico e aumenti di capitale. Per quanto riguarda i diritti dei soci, la Consob chiede la semplificazione delle informazioni da inserire nel verbale assembleare e, per quanto riguarda gli emittenti, viene elevata da 200 a 500 la soglia relativa al numero di azionisti e di obbligazionisti rilevante per la definizione di emittenti titoli diffusi e l’applicazione della disciplina.