Il gruppo francese ha cessato la sottoscrizione di crediti ipotecari in Ungheria, attività che aveva in corso dal 2007, a seguito dell’acquisizione di Ella Bank.
Questa decisione fa seguito all’adozione, nel 2011, di una misura che permette ai mutuatari di rimborsare il credito sottoscritto in valuta straniera ad un tasso nettamente inferiore (dal 25 al 30%) rispetto a quello di mercato.
Axa Bank Europe (l’attività bancaria del gruppo) continua a gestire i crediti ipotecari conservati in portafoglio, fermando la produzione di questo tipo di prodotti. Proseguono invece la raccolta risparmio e l’attività assicurativa.
Per il momento non intende ritirarsi del mercato ungherese, ma il contesto frena le ambizioni di sviluppo.
La misura riguardante i crediti si aggiunge alla nazionalizzazione dei fondi pensione, attività ereditata in seguito all’acquisizione di Winterthur nel 2006, e all’aumento dei tassi a cui sono assoggettati gli istituti bancari e le compagnie di assicurazione, decisioni del governo ungherese che hanno rappresentato costi importanti nel 2011 per la compagnia francese. Henri de Castries ha riconosciuto infatti che l’Ungheria è stata la peggior sorpresa del 2011.