Vino, olio, pasta ma anche cosmetici, profumi e tutto il mondo della cura della persona rischiano di essere i prodotti del largo consumo italiano più penalizzati da eventuali dazi imposti dalla nuova amministrazione guidata da Donald Trump. Complessivamente si tratta di un giro d’affari da 7,7 miliardi di euro, secondo un’analisi firmata da Nomisma per Centromarca, l’associazione che riunisce i brand presenti nella Penisola. In particolare, le esportazioni alimentari e di bevande generano un business di 6,5 miliardi di euro e quelle legate alla cura della casa e della persona i restanti 1,2 miliardi. Entrambi i giri d’affari non solo rappresentano una voce importante del made in Italy ma sono anche in crescita (rispettivamente a +18% e +13% nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023).