Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Faro dell’Ivass sulle Generali. Il controllo degli uomini della vigilanza sulle assicurazioni guidata da Luigi Federico Signorini, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sarebbe stato avviato alla fine dello scorso anno ed è tuttora in corso ma non ha nulla a che vedere con la contesa in atto per il controllo su Trieste, anzi fa parte di un’indagine ad ampio spettro che riguarda molte compagnie del settore. L’ispezione dell’Ivass riguarderebbe infatti in particolare il calcolo delle riserve danni e vita del colosso assicurativo italiano. Sarebbe quindi una verifica di carattere ordinario, focalizzata su un aspetto specifico del business del gruppo assicurativo guidato dal ceo Philippe Donnet.
Il mercato italiano del risparmio gestito archivia il 2024 con un patrimonio di 2.509 miliardi di euro, in netto aumento dai 2.463 miliardi registrati alla fine del terzo trimestre e dai 2.338 miliardi di dicembre 2023. È quanto emerge dalla mappa di Assogestioni relativa al quarto trimestre 2024, i cui dati definitivi confermano un bilancio positivo anche sul fronte della raccolta netta, pari a 33 miliardi nell’intero anno (di cui 25 miliardi nel quarto trimestre), che torna quindi in nero dopo i -49,5 miliardi di deflussi del 2023.
Le sanzioni privacy lievitano nei gruppi societari. Il massimo dell’ammenda per le violazioni del Gdpr (regolamento Ue n. 2016/679) va calcolato sul fatturato del gruppo, di cui fa parte la società coinvolta nella condotta illecita. È quanto deciso dalla Corte di Giustizia Ue, V sezione, con la sentenza del 13/2/2025 nella causa C‑383/23, che ha interpretato l’art. 83 Gdpr, nella parte in cui, per le imprese, fissa i massimi delle sanzioni mediante un calcolo in percentuale sul fatturato. In Danimarca a una società sono state contestate violazioni del Gdpr. Il problema ha riguardato il calcolo della sanzione e cioè se a base del computo dovesse prendersi il fatturato della società o quello complessivo del gruppo, della quale la stessa faceva parte. In effetti, il Gdpr prevede due categorie di illeciti: quella relativa alla violazione degli adempimenti a carico dei titolari del trattamento e quella relativa alla violazione dei principi e dei diritti degli interessati. Per le imprese, l’articolo 83 Gdpr, per la prima categoria di illeciti, prevede la sanzione fino a 10 milioni o fino all’importo (se superiore a 10 milioni) corrispondente al 2% del fatturato.
La Cassazione ha confermato il danno da rumore e Autostrade per l’Italia dovrà risarcire una famiglia con 1 milione di euro. Nell’ordinanza si legge «il diritto fondamentale alla salute» è da considerarsi «valore prevalente rispetto a qualsiasi esigenza della produzione, in quanto funzionale al diritto ad una normale qualità della vita». La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 631 del 2025, ha riconosciuto in via definitiva il danno da rumore autostradale, condannando la società Autostrade per l’Italia a risarcire con circa un milione di euro una famiglia residente a Varazze (Savona), la cui abitazione è situata in prossimità della A10.
Un periodo di congedo durante il quale è riconosciuta la conservazione del posto di lavoro, permessi aggiuntivi per esami e cure mediche, istituzione di un Fondo per introdurre premi di laurea da attribuire a studenti meritevoli in discipline sanitarie e mediche. Sono le principali misure previste nella proposta di legge che contiene disposizioni in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche (Atto Camera 153-202-844-1104-1128- 1395-A). La commissione Lavoro della Camera ha dato ieri il via libera al testo che la prossima settimana approderà per la discussione in Aula.
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