di Francesco Sottile.

È stato pubblicato nei giorni scorsi il 20° Rapporto Sanità “Manutenzione o Trasformazione: l’intervento pubblico in Sanità al bivio” da parte di Crea Sanità, e, come preventivabile, i risultati emersi non sono dei migliori per il nostro Sistema Sanitario Nazionale.

Un focus del rapporto è stato destinato all’evoluzione della spesa sanitaria, e a un confronto della stessa con quella dei principali paesi europei.

Nel 2023 la spesa sanitaria (pubblica e privata) è risultata pari a 176,2 miliardi euro. Il report rivela come:

  • tale voce sia inferiore del 37,8% rispetto alla media (€ 4.802,4) dei Paesi membri dell’Unione Europea entrati prima del 1995, e
  • il gap con questi ultimi sia ulteriormente allargato di 1,3 punti percentuali nell’ultimo anno e di 7,7 punti percentuali nell’ultimo decennio.

La spesa pro-capite nel 2023 è stata pari a 2.986,0 euro, in crescita dello 0,3% rispetto all’ultimo anno, a fronte una di una crescita dei Paesi EU-Ante 1995 del 2,3%. Sempre rispetto a questi ultimi negli ultimi 10 anni abbiamo osservato una crescita media annua più bassa (2,4% vs 3,6%).

Interessanti sono anche i dati concernenti la relazione della spesa sanitaria sul PIL; il Rapporto rivela come nel 2023 in Europa l’incidenza media della spesa pubblica in rapporto a quest’ultimo si sia attestata sull’8,5%; in particolare:

  • nei Paesi EU-Ante 1995, l’incidenza arriva al 9,1%;
  • nei Paesi EU-Post 1995 al 6,1%;
  • l’Italia ha registrato un rapporto pari al 6,5% del PIL (che al netto degli interessi sul debito pubblico si attesta al 6,1%), dietro solamente a Grecia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo, e ben distante dai principali paesi europei (Germania 10,2%, Francia 9,9%, Svezia 9,6%, Regno Unito 9,2%). In particolare, l’Italia risulta anche avere una spesa tendenzialmente inferiore alle aspettative dell’11,3%.

Per quanto concerne la spesa privata, nel 2023:

  • l’89,5% del totale (pari a 38,1 miliardi di euri) risulta Out Of Pocket (€ 38,1 mld);
  • la restante parte, pari al 10,5% (pari a circa 4,5 miliardi di euro) è rappresentata alla spesa intermediata (in particolare 3,4 miliardi sono rappresentati da polizze collettive, 1,1 miliardi è rappresentato da polizze individuali). Tale voce di spesa è andata lentamente, ma costantemente, aumentando tra il 2018 e il 2023, ad eccezione di lievi flessioni nel 2020 e nel 2022.

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