Si è svolta ieri a Roma presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in presenza anche del Ministro Urso, la riunione promossa dal Garante per la sorveglianza dei prezzi (“Mister prezzi”) ed avente ad oggetto l’andamento delle tariffe rc auto, che stanno aumentando dopo una lunga fase di calo.

Urso ha sottolineato come il contesto di elevata inflazione del primo periodo 2023 e la graduale ripresa della mobilità post pandemia hanno comportato un preoccupante rialzo. E’ necessario intervenire affinché cali la dinamica inflattiva e il Governo sta lavorando inoltre al riordino dell’intero sistema assicurativo nazionale.

Il consigliere Ivass, Riccardo Cesari ha ricordato che in passato il diffenziale era salito a 200 euro. Negli ultimi 10 anni il prezzo medio della Rc auto (oggi a 391 euro) è sceso del 23%, a fronte di un aumento dei prezzi al consumo del +19%. Questo insieme all’aumento della concorrenza: le prime cinque compagnie sono passate da una quota di mercato del 56% al 50%, mentre le imprese estere dal 5% al 12 per cento.

Presenti anche l’ANIA con la Presidente Maria Bianca Farina, le associazioni dei broker Aiba e Acb, i rappresentanti degli agenti e dei consumatori (con le tre sigle Adoc, Federconsumatori e Assoutenti, in rappresentanza del Cncu, membro della commissione allerta prezzi), i periti e i carrozzieri.

Vincenzo Cirasola, presidente nazionale di Anapa, Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione, si è detto preoccupato per questo fenomeno, ma allo stesso tempo anche dal pericolo di sottoassicurazione: “L’esperienza dello scorso anno, quando migliaia di autovetture sono rimaste seriamente lesionate a causa delle grandinate, dimostra quanto una garanzia accessoria – in quel caso la copertura dei rischi degli eventi naturali – può essere importante per tenere gli automobilisti al riparo da danni potenzialmente assai ingenti. Proprio in periodi come questi, ricorrere agli agenti di assicurazione mostra per intero il suo valore per il servizio di consulenza professionale che la nostra rete è in grado di offrire. Ben conosciamo l’importanza della trasparenza e della concorrenza tra gli operatori ma chi va su internet, alla sola ricerca dei prezzi più bassi, deve essere consapevole che i siti privati di comparazione dei prezzi non sono rappresentativi dell’intero mercato. Quanto al sito promosso dall’Ivass, il Preventivass, non tiene conto in modo omogeneo degli sconti praticati dalle compagnie – incidono sostanzialmente sul costo del servizio assicurativo – con il risultato di offrire un’immagine spesso distorta sull’effettiva offerta del mercato. Il consiglio che diamo ai nostri clienti è: informatevi ma poi andate da un agente di assicurazione per avere il servizio migliore”.

Nel corso della stessa riunione Anapa, ha preso atto con soddisfazione dell’intenzione del governo di rinviare l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 184/2023, di recepimento della nuova direttiva Motor dell’Unione europea (n.2021/2118) che, a suo giudizio, è stata interpretata in modo pretestuoso a danno dei consumatori, come se il legislatore comunitario avesse voluto imporre un obbligo assoluto di assicurazione, anche per veicoli che non vengono utilizzati come strumenti di trasporto e rimangono da anni a stazionare nei garage. L’intento della direttiva è, al contrario, quello di allargare la protezione dei contratti rc auto anche nei casi in cui un veicolo, utilizzato come strumento di trasporto e regolarmente assicurato, dovesse essere coinvolto in un incidente, anche in aree private non adibite alla pubblica circolazione. Per risolvere una situazione che rischia di arrecare danno ai proprietari di milioni di veicoli non in uso, con oneri di assicurazione inutili e costosi, Anapa ha chiesto a “Mister prezzi” di farsi portavoce delle sue proposte, perchè il periodo di sospensione venga utilizzato per trovare una soluzione pragmatica al problema. In particolare Anapa suggerisce:

1- di effettuare un’analisi costi-benefici dell’estensione tout court dell’obbligo assicurativo, verificando innanzitutto quanti contenziosi sono sorti in questi anni per sinistri avvenuti in aree non adibite a circolazione. Se dovesse essere accertata l’esiguità di simili contenziosi, sarebbe irragionevole procedere con soluzioni inutilmente vessatorie;

2 – effettuare un’analisi sul modo in cui la direttiva europea è stata recepita in altri ordinamenti, per evitare che nella normativa italiana possano ravvisarsi pericoli di goldplatig, cioè di vincoli regolamentari per intermediari e consumatori non necessari e non previsti in altre legislazioni comunitarie.

Da parte sua l’ADOC ha presentato al tavolo della Commissione una serie di proposte per calmierare i prezzi dell’Rc auto e tutelare i consumatori. Per l’Associazione è necessario rivedere il metodo di attribuzione della classe di merito bonus-malus, in quanto il sistema attuale penalizza eccessivamente i consumatori in caso di incidente e ripartire la componente di rischio territoriale su tutte le province italiane, per una maggiore mutualità sociale e per evitare che automobilisti virtuosi paghino cifre altissime solo perché vivono in determinate zone. L’Adoc propone inoltre di inasprire il contrasto alle truffe assicurative per evitare che i costi ricadano sugli assicurati onesti e di rivedere il meccanismo del risarcimento diretto con CID a una sola firma per evitare abusi verso gli assicurati. È doveroso infine rafforzare i controlli sulla copertura assicurativa per contrastare la circolazione di veicoli senza assicurazione e stabilire una tariffa flat unica per coloro che non hanno uno storico assicurativo, come neopatentati e under 26, per riequilibrare i costi su tutto il territorio nazionale.