Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Uniposte è nata nel 2015, dopo tre anni di studi e sperimentazioni, sulla scia delle regole europee per l’abolizione di qualsiasi forma di monopolio nel settore postale. Ma l’ambizione della società, fondata e guidata da Francesco Paduano, non si è fermata al mondo delle poste e delle spedizioni, vedendo nuove opportunità di business nella digitalizzazione dei servizi finanziari e assicurativi. Non stupisce che quindi le società del gruppo siano la Uniposte Express, che si occupa di spedizioni e logistica; la Uniposte assicurazioni, che si rivolge ai privati per la tutela della salute, del risparmio e dei beni di proprietà ma anche ai business per assicurazioni di crediti e cauzioni; e la Uniposte Agenzia Finanziaria, tramite cui il cliente può accedere a prestiti, mutui, carte e conti o attivare il servizio pos di ultima generazione.
L’Italia spinge i risultati del Crédit Agricole nel 2023. A livello complessivo nel suo secondo mercato la banque verte ha realizzato un utile netto di 1,31 miliardi (+19% anno su anno) rispetto a profitti di gruppo per 8,3 miliardi. L’attività commerciale nel paese è rimasta dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a 100 miliardi e una raccolta totale di 331 miliardi. A livello di gruppo l’Agricole ha chiuso il quarto trimestre del 2023 con un utile leggermente migliore del previsto, con le attività corporate e retail che hanno compensato il calo dei ricavi della divisione assicurativa.
Banca Generali alza l’asticella della cedola sulla scorta di conti 2023 che si sono chiusi con un record di utile netto a 326,1 milioni di euro, +53,1%, spinto dalla componente ricorrente salita del 45% a 320,3 milioni (composta dai profitti al netto delle commissioni di performance, da ricavi da trading straordinari e altre poste una tantum), una crescita nettamente superiore all’obiettivo del piano triennale (+10%-15%). Nel solo quarto trimestre l’utile netto è cresciuto del 23,2% a 71,0 milioni, oltre le attese del consenso fornito dal gruppo di 69,8 milioni).
Utili record e dividendo alzato del 40% a 70 centesimi per azione per Banca Mediolanum, che alla pubblicazione dei conti è stata immediatamente premiata dal mercato con un rialzo superiore al 2%, intorno ai 9,76 euro per azione. Merito anche, ma non solo, della cedola: all’assemblea dei soci della banca guidata dall’amministratore delegato Massimo Doris verrà proposta l’approvazione di un saldo del dividendo di 42 centesimi, che si sommeranno ai 28 già distribuiti a novembre. In totale la società di risparmio gestito pagherà agli azionisti 519 milioni di euro in cedole.
Vola l’utile netto consolidato del gruppo Credem nel 2023 a 562,1 milioni di euro, in crescita del 72,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La solidità patrimoniale, ha spiegato ieri sera il gruppo in una nota, consente di prevedere la distribuzione di un dividendo di 0,65 euro per azione, il doppio rispetto a 0,33 euro del 2022. La cedola verrà divisa tra un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e uno straordinario di ulteriori 0,20 euro per azione. Lo stacco cedola, per la componente straordinaria, è previsto all’inizio del quarto trimestre 2024. Il Cet1 Ratio si attestato al 15,5% e il Cet1 Ratio di Vigilanza al 14,2% (664 punti base superiore al minimo assegnato dalla Bce).

Fissato per il 16 maggio il primo appuntamento degli artigiani e commercianti con la contribuzione Inps 2024, dove peraltro si registra l’aumento delle aliquote riferite ai collaboratori con età inferiore a 21 anni. Aumento che continuerà al ritmo dello 0,45% fino a parificare l’aliquota a quella dei più anziani. Il quadro dei contributi dovuti quest’anno è indicato dall’Inps nella circolare n. 33/2024.
«Pressing» degli attuari, affinché il welfare nel nostro Paese passi da un assetto «disomogeneo» (nel quale «milioni di persone hanno protezioni carenti su più fronti») ad uno «integrato», ideato sulla base delle informazioni provenienti dalla previdenza di primo pilastro, anche privata (dei professionisti), e sulle possibili aggiunte di quella complementare, esaminando le coperture sanitarie esistenti. E pronti a fornire una loro soluzione per «rendere più efficace» la conversione in rendita del capitale originata dall’accumulo pensionistico integrativo con la «scissione in più intervalli temporali» di quanto destinato agli iscritti, ipotizzandone, ad esempio, una parte «per gli anni relativi alla speranza di vita alla data della scelta, anche con periodicità variabile», e un profitto «differito vitalizio». È quanto espresso ieri mattina, in audizione nella Commissione parlamentare per il controllo delle forme previdenziali, dalla presidente del Consiglio nazionale degli attuari Tiziana Tafaro

Dopo un lungo percorso di consultazione con i paesi membri e con gli attori di mercato, la Commissione europea ha pubblicato ieri una nuova definizione di mercato con la quale da ora in poi valuterà i casi di concorrenza. È la prima volta in 30 anni che la Commissione europea mette mano a questa cruciale definizione. Il cambiamento è dovuto sia a una crescente globalizzazione di alcuni settori, sia alla nascita di nuove attività economiche il cui rapporto con un mercato fisico è relativo, se non inesistente. Nei fatti l’esecutivo comunitario espande la definizione di mercato, oltre i parametri tradizionali. L’aspetto più interessante riguarda probabilmente l’industria digitale.